Glioma: la viroterapia
come nuova frontiera
BM&L-International ha promosso un seminario di studi sui
progressi della ricerca nella terapia delle neoplasie della glia, in
particolare i gliomi nelle forme maligne. BM&L-Italia, seguendo questa
iniziativa, ha dedicato gli incontri di Napoli dal 23 al 26 ottobre a questo
argomento. La scheda introduttiva del primo incontro (Brain
Mind & Life e la ricerca sulla viroterapia dei
gliomi, seminario di studi e dibattito) è
disponibile sul sito nella sezione “AGGIORNAMENTI”.
Nel corso del primo incontro è apparso evidente che anche
gli addetti ai lavori spesso confondono la terapia genica con la viroterapia.
La distinzione non è affatto banale e trascurabile anche
perché, a differenza di quanto potrebbe apparire al profano, la viroterapia nei
termini in cui viene attualmente sperimentata sembra essere molto meno
rischiosa della terapia genica, per la quale i margini di imprevedibilità
dovuti alla nostra ignoranza sono maggiori. Come era prevedibile, il dibattito
che ha fatto seguito alla prima giornata seminariale, ha riacceso le questioni
affrontate nella recensione del lavoro di Fred Gage (vedi “
Vettori virali nella terapia della Sclerosi
Laterale Amiotrofica” in “
Note e Notizie”, 28-09-03) e nel dibattito tenuto a Firenze nei giorni successivi (vedi “
Giuseppe Perrella vs Fred Gage” in “Note e
Notizie”, 30-09-03).
La confusione deriva probabilmente dal fatto che entrambe le
tecniche si basano largamente e frequentemente sull’impiego di Adenovirus. La
Viroterapia impiega virus che si replicano nelle cellule tumorali
distruggendole, mentre la terapia genica impiega i virus come vettori per
introdurre nuovi geni nelle cellule target (vedi la scheda per maggiori
dettagli). La discussione ha infatti affrontato questioni tecniche e bioetiche
legate al rischio per i volontari che partecipano ai trials terapeutici. Ad
opinioni fortemente discordi su alcune questioni metodologiche e teoriche, ha
fatto riscontro un’assoluta concordanza nella condanna di sperimentazioni
ritenute legalmente imprudenti come quella condotta nel tragico caso di
Jesse Gelsinger.