UN LEGAME IPOTALAMICO FRA NUTRIZIONE E MALATTIA

 

 

Un nuovo legame molecolare fra l’ipernutrizione e alcune sue conseguenze, quali lo squilibrio energetico e l’obesità, è stato accertato da Zhang e collaboratori del Department of Physiology, University of Wisconsin-Madison (Zhang X., et al., Hypothalamic IKKβ-NF-kappaΒ and ER stress link overnutrition to energy imbalance and obesity. Cell 135, 61-73, 2008).

Il controllo del comportamento associato alla nutrizione è un processo complesso, che richiede l’intervento di peptidi periferici, quali insulina, grelina e leptina, e peptidi del sistema nervoso centrale, quali oressine/ipocretine, CCK, galanina, CRH, neuropeptide Y, MSH, CART (cocaine and amphetamine regulated transcript). Alcuni di questi peptidi intervengono nel sistema a ricompensa, cruciale negli effetti delle sostanze psicotrope d’abuso, ma sussistono differenze non trascurabili fra bulimia e tossicodipendenza (si veda “La bulimia non è una tossicodipendenza” nella sezione “In Corso” e Note e Notizie 29-11-08 La dipendenza da cibo e nuovi ruoli per le oressine). Lo studio dei recettori dei peptidi centrali sta rivelando differenze fisiologiche significative, ad esempio i due sottotipi del recettore della CCK mediano ruoli del tutto diversi: CCK-A interviene nei meccanismi della sazietà, mentre CCK-B nell’ansia e negli attacchi di panico.

Peptidi ad azione periferica, quali l’ormone insulina secreto dalle cellule β del pancreas endocrino e la leptina prodotta dagli adipociti, hanno un ruolo cruciale nella regolazione del comportamento alimentare e sono attualmente oggetto di intensi studi per ciò che concerne i processi che ne influenzano l’attività.

L’ipernutrizione è associata con l’infiammazione nei tessuti metabolici, ma non è noto se l’infiammazione metabolica compromette i sistemi regolatori neurali promuovendo le malattie associate all’eccesso alimentare. Zhang e i suoi collaboratori hanno rilevato che la supernutrizione porta all’attivazione di IKKβ-NF-kΒ nell’ipotalamo.

I ricercatori del Wisconsin hanno osservato che IKKβ-NF-kΒ, mediatore dell’infiammazione metabolica, normalmente rimane inattivo, anche se arricchito, nei neuroni dell’ipotalamo. L’ipernutrizione, in maniera atipica, attivava l’IKKβ-NF-kΒ nelle cellule ipotalamiche almeno in parte per l’elevato stress del reticolo endoplasmico, con la riduzione della segnalazione e delle azioni legate all’insulina e alla leptina.

E’ risultato che l’attivazione del mediatore dell’infiammazione metabolica accresceva l’espressione di SOCS3, un inibitore di insulina e leptina, e determinava un aumento dell’assunzione di cibo.

La soppressione di IKKβ-NF-kΒ nei neuroni dell’ipotalamo di topo si è rivelata in grado di proteggere dall’obesità e dall’intolleranza al glucosio.

Complessivamente, i risultati di questo studio indicano che il programma ipotalamico di IKKβ-NF-kΒ costituisce un meccanismo generale per lo squilibrio energetico sottostante l’obesità e suggeriscono un nuovo bersaglio dell’azione farmacologica per la terapia del fenomeno patomorfologico dell’obesità e delle malattie a questa correlate.

 

Diane Richmond

BM&L-Dicembre 2008

www.brainmindlife.org

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]