NUOVE PROTEINE NEL DOLORE NEUROPATICO

 

 

Sono stati compiuti notevoli progressi nella conoscenza dei meccanismi molecolari del dolore che hanno portato anche alla sperimentazione di nuovi farmaci, diversi da antalgici ed analgesici classici per concezione e meccanismo d’azione (vedi DIBATTITI: I nuovi farmaci nella terapia del dolore), tuttavia la maggior parte delle nuove acquisizioni riguarda il dolore infiammatorio, mentre per quello di origine neuropatica la strada che dovrà percorrere la ricerca sembra essere ancora molto lunga.

Kawasaki e colleghi del Pain Research Center, Department of Anesthesiology, Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School di Boston, usando un approccio genetico e farmacologico, hanno provato a far luce sui processi della fase precoce e di quella tardiva del dolore neuropatico (Kawasaki Y., et al. Distinct roles of metalloproteases in the early and late-phase development of neuropatic pain. Nature Medicine 14 (3), 331-336, 2008).

I ricercatori hanno accertato che due diverse metalloproteasi della matrice (MMP, da matrix metalloproteases) hanno ruoli definiti in fasi diverse delle algie dovute a lesione nervosa.

La rapida upregulation di MMP9 nei neuroni della radice del ganglio dorsale (DRG, da dorsal root ganglion), una struttura fondamentale nella mediazione del dolore negli animali da esperimento, è risultata contribuire alla fase iniziale del dolore neuropatico dopo la legatura  dei nervi spinali. La ritardata upregulation di MMP2 nelle cellule satelliti di DRG e negli astrociti del midollo spinale è invece intervenuta nella fase avanzata del processo algico da lesione nervosa.

Se questi risultati troveranno conferma, si potrà sperimentare l’inibizione di questi enzimi come strategia farmacologica per il trattamento di questo tipo di dolore che ancora tanti problemi pone a pazienti e medici.

 

Per approfondimenti ed aggiornamenti di argomento correlato, su questo sito si possono consultare le sezioni “Note e Notizie”, “Dibattiti” e “In Corso”.

 

Roberto Colonna

BM&L-Maggio 2008

www.brainmindlife.org