NUOVE VIE E NUOVE BASI
NEURALI DEL LINGUAGGIO
Il solo collegamento
finora noto fra l’area di Broca e quella di Wernicke era il fascicolo arcuato; è stata scoperta una seconda connessione indiretta fra le due aree, costituita da un contingente
anteriore che va dall’area 44 alle aree perisilviane ed uno posteriore che
collega queste aree con il territorio wernickiano corrispondente all’area 22 e
viciniori.
Marco Catani, psichiatra
del King’s College di Londra, in uno studio condotto con Jones e Ffytche (Perisylvian language network of the
human brain. Ann. Neurol. 57, 8-16, 2005), impiegando una tecnica basata sulla metodica di
Diffusion Tensor Magnetic Resonance Imaging (DT-MRI) e conosciuta come trattografia, ha identificato due tratti di sostanza bianca
che complessivamente seguono, con una lieve sfasatura laterale, la disposizione
del fascicolo arcuato, ma nel loro decorso formano una stazione intermedia nel
cosiddetto territorio
di Geschwind del lobo parietale
inferiore, un’area che si ritiene possa contribuire a conferire significato ai
messaggi verbali.
Gli autori hanno
elaborato da 11 volontari destrimani, sani, di sesso maschile, un’immagine che
rappresenta la media di questa via di connessione indiretta in tutti i
soggetti esaminati.
La DT-MRI è una
moderna procedura di neuroimaging basata sulla risonanza magnetica nucleare, in
grado di fornire informazioni dettagliate sull’orientamento e l’organizzazione strutturale
delle fibre della sostanza bianca. Mediante la trattografia, si può giungere ad
accertare l’esatta traiettoria di piccoli contingenti assonici. Gli apparecchi
sono dotati di un software in grado di visualizzare i fasci studiati con un’ottima
resa tridimensionale, consentendone la discriminazione mediante colori intensi
e vivaci. Nel lavoro di Catani si vede un’immagine in cui la nuova via
indiretta si compone dei due tratti evidenziati in verde e giallo, sullo sfondo
del fascicolo arcuato colorato in rosso.
Nella discussione
di BM&L, è stato osservato che i risultati di questo lavoro sono coerenti
con le conoscenze di anatomia comparata del cervello (Giovanni Rossi). L’esistenza
di una via indiretta era stata dimostrata mediante dissezione nella scimmia, ma
non rilevata nel cervello umano: probabilmente il maggior numero di neuroni, il
maggiore sviluppo delle fibre dei due contingenti e la maggiore estensione
delle componenti gliali ha reso indistinguibili le due vie nella sostanza
bianca umana (Giuseppe Perrella).
Poiché si è
osservato che questa differenza fra la scimmia e l’uomo, accanto a numerose
altre, era stata impiegata come argomento a sostegno della tesi che voleva il
substrato neurale del linguaggio verbale umano sorto d’amblée come modulo
indipendente (Diane Richmond), si può dire che questa è una prova ulteriore -ove
ve ne fosse stato bisogno- a favore della nozione di un progressivo adattamento
di strutture e funzioni pre-esistenti nell’arco temporale della filogenesi (Giuseppe
Perrella). Opinione, quest’ultima, peraltro condivisa dallo stesso Catani.
Le aree parietali
perisilviane sono le ultime a maturare nei bambini di due-tre anni, e la loro completa
maturazione coincide con l’acquisizione di abilità verbali complesse, pertanto Marco Catani ipotizza che l’inclusione
dei neuroni di queste aree nei circuiti del linguaggio, potrebbe aiutare a
comprendere i processi di sviluppo delle funzioni verbali nel bambino.
Questo lavoro non
è un esempio isolato dei risultati che è possibile ottenere con queste
metodiche; lo stesso riaccendersi dell’interesse per l’anatomia funzionale del
cervello, cui si assiste in questi ultimi anni, è in parte dovuto a questi
metodi che, oltre a numerosi altri vantaggi, offrono un grado di certezza molto
elevato. Tuttavia, Giovanni Rossi ci ha ricordato che sarà necessaria la
conferma anatomica mediante dissezione, affinché la nuova via indiretta possa
ottenere il pieno riconoscimento da parte della comunità scientifica.
Infine, vi
invitiamo a leggere l’interessante “editoriale” che Giovanni Rossi ha scritto
al termine del journal club centrato su un lavoro di Catani e Ffytche che
ripercorre i 40 anni trascorsi dalla nascita del neo-connessionismo di
Geschwind (1965) alla crisi di quei modelli nell’attuale stagione di
entusiasmanti scoperte: Note e Notizie 07-10-05 La Parola e il Cervello: una nuova era.
Ludovica R. Poggi &Nicole Cardon