DEPRESSIONE: SCOPERTO
IL RUOLO DI P11
Sebbene la terapia farmacologica delle sindromi depressive
abbia una storia lunga e sempre più selettivamente focalizzata sull’azione
serotoninergica, i processi molecolari e cellulari alla base della
psicopatologia della depressione sono ancora scarsamente conosciuti. E’ emerso
già da alcuni decenni che gli elementi rilevanti nell’etiopatogenesi sono
molteplici e, fra questi, un rilievo speciale spetta al danno cellulare
macroscopico determinato in alcune aree cerebrali, quali l’ippocampo, pressoché
costantemente rilevato nella depressione da stress grave e di lunga durata. Per
questo motivo assumono una notevole importanza strumenti e misure che sembrano
in grado di favorire la neurogenesi, quali un’adeguata psicoterapia, la creazione di condizioni
di vita stimolanti adatte alla persona ed alle circostanze e, quando possibile,
lo studio di appropriate attività psico-fisiche gratificanti. In attesa,
naturalmente, di poter disporre di farmaci più specifici ancora in corso di
sperimentazione, quali il BDNF ed altre molecole naturalmente prodotte
dall’organismo o a queste correlate, in grado di svolgere azione trofica sui
neuroni e di promuoverne la crescita (si veda: RUBRICHE
– INTERVISTE:
Intervista a Giuseppe Perrella).
Ciò premesso, non si può sottovalutare l’importanza, nella
fisiopatologia della depressione, del deficit di segnalazione del
neurotrasmettitore serotonina (5-HT) e, pertanto, i numerosi studi volti
all’approfondimento dei meccanismi molecolari della trasmissione
serotoninergica rimangono di estremo interesse anche per le eventuali
conseguenze in psico-farmacoterapia.
La 5-HT svolge la sua funzione di modulatore in numerosi
stati cerebrali fisiologici e patologici, mediante l’interazione con diverse
classi di recettori; fra questi, il recettore 5-HT1B sembra svolgere un ruolo chiave nella regolazione della
trasmissione. Svenningsson e collaboratori, in una ricerca condotta con il
Premio Nobel Paul Greengard, hanno indagato il ruolo della proteina p.11 che interagisce con
i recettori 5-HT1B (Alteration in 5-HT1B
Receptor Function by p11 in Depression-like States. Science 311 (5757): 77-80,
January 2006). I risultati sono quanto mai
interessanti:
1)
5-HT1B
interagisce con p11;
2)
p11 accresce la
localizzazione di 5-HT1B
sulla superficie cellulare;
3)
p11 è ridotta nel
tessuto cerebrale di pazienti affetti da depressione;
4)
p11 è ridotta in
modelli animali di depressione;
5)
p11 aumenta nel
cervello dei roditori dopo somministrazione di antidepressivi;
6)
p11 aumenta nel cervello dei roditori dopo
terapia elettroconvulsiva;
7)
l’iper-espressione
di p11 aumenta l’attività dei 5-HT1B nei neuroni e riproduce gli
effetti comportamentali degli antidepressivi;
8)
i topi knock-out per
p11 presentano un fenotipo simil-depressivo;
9)
i topi knock-out per
p11 hanno una ridotta risposta agli agonisti dei 5-HT1B;
10) i topi knock-out per p11 rispondono meno agli
antidepressivi.
Da questo lavoro emerge un primo profilo del ruolo di regolazione svolto dalla proteina p11, che sicuramente dovrà essere ulteriormente definito, ma che difficilmente potrà essere di molto ridimensionato.
L’autrice della
nota ringrazia Giuseppe Perrella e Nicole Cardon con i quali ha discusso gli
argomenti trattati.