EFFETTI POSITIVI DELLA CARENZA DI CURE MATERNE

 

 

Nel mondo animale, come nella realtà umana, spesso i genitori si adoperano per ottenere il meglio per i propri figli e proteggerli, ogni volta che sia loro possibile, dalle esperienze negative. Il valore evolutivo di un tale atteggiamento è stato riscontrato in molti studi, dai quali è emerso che le avversità patite nelle fasi precoci della vita possono produrre effetti negativi di lungo termine come l’ipersensibilità allo stress. Alcuni lavori hanno anche accertato aspetti dell’efficacia protettiva delle cure materne molto interessanti in chiave genetica (Note e Notizie 28-01-06 Cure materne, stress e metilazione del DNA).

Ora, uno studio condotto da Champagne e colleghi del Center for Neuroscience dello Swammerdam Institute for Life Sciences presso l’Università di Amsterdam, dimostra che ratti adulti, che avevano ricevuto carenti cure materne da piccoli, hanno un accentuato potenziamento sinaptico ed un miglior apprendimento in condizione di stress, fornendo una prova del valore adattativo della plasticità dipendente dall’esperienza (Champagne D. L., et al. Metaplastic control of the endocannabinoid system at inhibitory synapses in hippocampus. PNAS 105, 8142-8147, 2008).

I ricercatori hanno studiato gli effetti delle cure materne sulla plasticità dell’ippocampo, confrontando ratti a basso ed alto livello di cure materne nella prima settimana di vita.

La prima differenza morfologica rilevata, ossia una minore lunghezza dei rami dei dendriti e minore densità delle spine dendritiche in CA1 nel basso grado di cure, ha confermato quanto era stato osservato in precedenza. La seconda differenza, riscontrata al livello molecolare, si è invece rivelata particolarmente interessante: i roditori trascurati presentavano un livello più basso di recettori per mineral-corticoidi e gluco-corticoidi che mediano gli effetti dell’ormone dello stress corticosterone (equivalente del cortisolo umano). Champagne e collaboratori hanno voluto verificare se le differenze morfologiche avessero conseguenze funzionali apprezzabili, per questo hanno condotto uno studio elettrofisiologico, valutando il potenziamento di lungo termine (LTP), convenzionalmente ritenuto la base cellulare della memoria.

In sezioni sottili di ippocampo (area CA1), in condizioni basali, l’LTP si verificava quasi esclusivamente nei ratti con alto livello di cure.

Allora i ricercatori olandesi hanno bagnato le sezioni con corticosterone a concentrazioni prossime a quelle del sangue di un ratto sottoposto a stress: nei preparati provenienti dai ratti molto curati, l’ormone comprometteva la comparsa di LTP che, invece, si produceva ed era notevolmente rinforzato dal corticosterone nei roditori trascurati.

Ciò indica che l’effetto delle cure materne sull’eccitabilità sinaptica dei neuroni piramidali dell’area CA1 dell’ippocampo, dipende dal contesto in cui viene misurato.

Champagne e i suoi colleghi, per verificare se queste osservazioni in vitro avessero un corrispettivo funzionale in vivo, hanno voluto misurare la prestazione di memoria nel test di contextual fear conditioning, un noto paradigma di apprendimento altamente stressante, in cui l’animale riceve una scarica elettrica quando introdotto nella camera di saggio.

Le prestazioni degli animali carenti di cure sono risultate notevolmente migliori di quelle dei roditori molto curati.

Anche se questo studio non ci dice se gli effetti delle cure materne sulla morfologia dell’ippocampo e sui recettori per i corticosteroidi, siano funzionalmente collegati con gli effetti sull’LTP e l’apprendimento, dimostra che le variazioni indotte dalle esperienze precoci, anche se per eventi negativi, possono avere valore adattativo: un certo grado di deprivazione e stress durante lo sviluppo potrebbe preparare meglio gli individui per condizioni di vita più difficili, consentendo loro di gestire meglio le circostanze di pericolo, tensione e crisi.

 

L’autrice della nota ringrazia il Presidente della Società Nazionale di Neuroscienze, Giuseppe Perrella, con il quale ha discusso l’argomento trattato e invita a scorrere l’elenco delle “Note e Notizie” di questo sito per recensioni di lavori di argomento affine.

 

Nicole Cardon

BM&L-Luglio 2008

www.brainmindlife.org