GRUPPI DI STUDIO, SEMINARIO BOURBAKI E BM&L

 

 

La produzione matematica del ’900 ha ricevuto un apporto molto significativo ad opera di un singolare personaggio di nome Nicolas Bourbaki autore, fra l’altro, di un monumentale trattato dal titolo “Elementi di storia della matematica”, che conta oltre 7000 pagine (Bourbaki, N., Elements d’historie des mathematiques, Hermann, Paris, 1960).

Per molto tempo si è ritenuto che Bourbaki fosse un illustre matematico francese, in realtà, però, il nome Bourbaki non corrisponde ad un singolo individuo ma ad una piccola comunità di matematici nata in Francia nel 1935 per la spontanea iniziativa di una dozzina di giovani matematici, ed operante secondo le modalità del seminario permanente, fuori dagli schemi di un inquadramento in un contesto accademico.

Nel corso di un breve incontro fra alcuni soci di BM&L, ispirato ai temi proposti da Diane Richmond in una nota della scorsa settimana sui gruppi di studio (Note e Notizie 10-02-2007 Piccoli gruppi per grandi studi), il seminario Bourbaki è stato ricordato da Patrizio Perrella e proposto come interessante modello da analizzare. In particolare è stata sottolineata, fra le caratteristiche di questo gruppo, la straordinaria capacità di conciliare l’estremo rigore e l’elevatissima qualità dei contenuti trattati, con uno spirito gioioso e brillante che, a quanto pare, regnava all’interno del gruppo.

La riflessione si è poi spinta verso considerazioni sulle premesse sociali e culturali necessarie affinché possano nascere fenomeni spontanei paragonabili al seminario Bourbaki. A tale proposito Maria Rosaria Daniele ha espresso alcune sue osservazioni sottolineando che, dietro l’assenza di fermenti culturali, alcune grosse responsabilità vanno ricercate nella crisi che i sistemi educativi occidentali stanno attraversando. A sostegno di tali argomentazioni sono stati citati alcuni interessanti concetti estrapolati dalla lettura di un breve scritto del prof. Pasquale Indulgenza dal titolo Nodi della formazione e crisi della contemporaneità.

 

Filippo Rucellai

BM&L-Febbraio 2007

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