TOSSINA BOTULINICA: PROVATA LA TESI DEL DOPPIO RECETTORE

 

 

La vanità porta oggi molte persone ad iniettarsi nella cute le neurotossine botuliniche allo scopo di ridurre le rughe, spesso ignorando che le proteine neurolesive prodotte dal Clostridium botulinum sono responsabili di una grave tossinfezione alimentare i cui esiti erano noti fin dall’antichità. L’igiene attualmente osservata nelle preparazioni alimentari, ha reso la morte da cibo contenente il clostridio un evento rarissimo, così che la memoria collettiva della fama sinistra delle tossine di questo batterio si è notevolmente indebolita, consentendo a molti di cospargesi a cuor leggero di creme contenenti molecole letali.

Si conoscono 7 sierotipi strutturalmente e funzionalmente correlati di neurotossine botuliniche (BoNT), indicate con le lettere dell’alfabeto dalla A alla G. Del meccanismo d’azione è noto il legame ad alta affinità con i recettori presenti sui motoneuroni, a seguito del quale si ha endocitosi della neurotossina e trasferimento dall’endosoma al citosol. Qui le BoNT inattivano mediante proteolisi l’apparato di fusione delle vescicole, rendendo impossibile la neurotrasmissione nella giunzione neuromuscolare, con conseguente paralisi generalizzata.

Fino ad oggi non erano stati definiti con precisione gli eventi molecolari alla base del meccanismo d’azione, ma si era accreditata da tempo la cosiddetta ipotesi del doppio recettore.

Quasi contemporaneamente tre gruppi di ricerca fra loro indipendenti, mediante analisi strutturali e mutazionali delle interazioni di BoNT-B e BoNT-G con sinaptotagmine e gangliosidi, hanno riconosciuto due distinti recettori (1. Rummel A. et al. Identification of the protein receptor binding site of botulinum neurotoxins B and G proves the double-receptor concept. PNAS 104, 359-364, 2007; 2. Jin R. et al. Botulinum neurotoxins B recognizes its protein receptor with high affinity and specificity. Nature 444, 1092-1095, 2006; 3. Chai Q. et al. Structural basis of cell surfaces receptor recognition by botulinum neurotoxin B. Nature 444, 1096-1100, 2006).

Un quarto lavoro, pubblicato da qualche settimana e collegabile ai precedenti, è stato condotto da Garcia-Rodrigues e collaboratori (4. Molecular evolution of antibody cross-rectivity for two subtypes of type A botulinum neurotoxin. Nature Biotech. 25, 107-116, 2007).

Si consiglia la lettura dei lavori originali a chi abbia interessi specialistici, per le numerose prospettive aperte dai risultati di queste ricerche.

 

L’autrice della nota ringrazia Isabella Floriani per la correzione della bozza.

 

Diane Richmond

BM&L-Febbraio 2007

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