UNA TASSONOMIA MOLECOLARE PER IDENTIFICARE I NEURONI 

 

 

La comprensione della fisiologia cerebrale è fortemente limitata dalla mancanza di una precisa e completa classificazione morfo-funzionale dei suoi tipi cellulari. Il proencefalo, ad esempio, ha una tale ricchezza e complessità di forme, dimensioni e connessioni dei suoi neuroni, che criteri basati sul neurotrasmettitore adottato o sull’appartenenza ad un tipo morfologico classico (piramidale, granulare, ecc.) risultano insufficienti anche per la semplice formulazione di ipotesi sul ruolo svolto dalle più piccole unità di cellule nervose. Ken Sugino e i suoi collaboratori hanno deciso di impiegare un approccio genomico funzionale per cercare di definire dei criteri  di classificazione affidabili per i neuroni del proencefalo di topo (Molecular taxonomy of major neuronal classes in the adult mouse forebrain. Nature Neurosience 9, 99-107, 2005).

Gli autori di questo lavoro, ritenendo che i profili di espressione genica globale dei neuroni possano offrire un criterio potenzialmente neutro di classificazione, hanno esaminato 12 popolazioni proencefaliche di topo adulto. Cinque di queste popolazioni sono state prelevate dalla corteccia del giro del cingolo ed includevano vari sotto-tipi di interneuroni inibitori GABA-ergici e sotto-tipi di neuroni eccitatori piramidali. Le altre sette popolazioni provenivano dalla corteccia somatosensoriale, dall’ipotalamo, dall’amigdala e dal talamo.

Usando i profili di espressione genica gli autori hanno costruito un albero tassonomico che riflette le grandi caratterizzazioni note (ad esempio la distinzione fra interneuroni corticali e neuroni di proiezione) ma fornisce anche nuovi dati, quali una grande eterogeneità di espressione genica, perfino in piccole aree di una singola regione.

Il complesso di dati che si può ricavare da quest’albero tassonomico è molto utile per

1)      l’identificazione e la classificazione dei sottotipi non ancora identificati,

2)      l’investigazione di geni specificamente espressi e

3)      la manipolazione genica di specifici elementi di circuiti neuronici.

 

Si auspica che altre ricerche possano proseguire questo meritorio lavoro, fornendo alberi tassonomici dei neuroni provenienti da tutte le aree del sistema nervoso centrale.

 

L’autrice della nota ringrazia Isabella Floriani per la correzione della bozza.

 

Diane Richmond

BM&L-Gennaio 2006

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