NUOVI ORIENTAMENTI
NELLO STUDIO DELLA COSCIENZA
Lo studio neuroscientifico della coscienza è condotto
secondo due orientamenti metodologici principali: 1) il primo si basa sulla
ricerca dei correlati neurali dell’esperienza cosciente ed è
largamente centrato sul sistema visivo; fra i maggiori esponenti di questo
approccio Francis Crick e Christof Koch; 2) il secondo studia i processi alla
base della funzione di orientamento e guida di sé nell’ambiente (coscienza
primaria) e alla base della consapevolezza di essere cosciente (coscienza di
ordine superiore); fra i maggiori esponenti Gerald Edelman e i suoi
collaboratori.
In estrema sintesi, le più recenti acquisizioni secondo
questi due diversi approcci si possono schematizzare nel modo seguente.
1) Il neuroimaging
funzionale nell’uomo e l’elettrofisiologia in scimmie sveglie, indica
importanti differenze fra la corteccia visiva striata ed extrastriata in
rapporto alla coscienza. Recentemente si è visto che, insieme con queste aree
ventrali della corteccia visiva, aree dorso-prefrontali e parietali possono
contribuire all’esperienza cosciente.
2) Gli studi di
Edelman e della sua scuola portano a ridefinire il concetto stesso di coscienza
consentendo di muovere i primi passi nella conoscenza di funzioni globali
basate su una intrinseca misurazione del tempo con rappresentazioni mentali
spazio-temporali del passato e del futuro; sulla costante distinzione fra sé
e non-sé e fra vero (attuale, effettivo) e falso (inattuale); sulla
guida intenzionale mediante il valore semantico (linguaggio interno) del
pensiero verbale.
BM&L guida percorsi di approfondimento richiesti dai
soci, sia mediante reviews di aggiornamento ragionate, sia fornendo
indicazioni metodologiche.