IL RIPOSO NOTTURNO E LA SALUTE CEREBRALE 

 

 

Russell Foster, professore di “molecular neuroscienze” alla Facoltà di Medicina dell’Imperial College, e la sua associata, Katharina Wulff, hanno affrontato il delicato ed interessante argomento del rapporto fra il ciclo sonno-veglia e la salute cerebrale in un interessante saggio monografico basato su una competente, attenta e mirata revisione della letteratura scientifica (The rhythm of the rest and excess. (Perspectives). Nature Reviews Neuroscience 6, 407-414, 2005).

Il loro lavoro non si limita ad una discussione critica dei risultati della ricerca in questo campo, ma, secondo lo stile della sezione “Perspective” della rivista Nature Reviews Neuroscience, fornisce basi interessanti per lo sviluppo di nuove ricerche.

Entrambi gli autori mostrano una competenza non comune nel vasto territorio di questi studi. Ricordiamo che, nel 2004, Foster è stato coautore con Leon Kreitzman del fortunato volume “Rhythms of life” e la Wulff, che si è trasferita da Berlino al laboratorio di Foster a seguito di un prestigioso award, ha a lungo indagato le alterazioni dei ritmi circadiani nei pazienti schizofrenici.

Il naturale riposo notturno si accompagna ad un generale assetto biochimico-metabolico e neuro-ormonale diverso da quello del giorno; le abitudini di vita -sempre più diffuse nelle società contemporanee- che riducono e alterano la durata del sonno durante la notte, costituiscono una reale minaccia per la salute, agendo su numerose funzioni encefaliche da cui dipende la fisiologia di organi situati in tutti i sistemi dell’organismo.

Secondo gli autori se non si comprenderanno i rischi cui espone questa tendenza innaturale nelle abitudini di vita, interi settori della nostra società potrebbero pagarne le conseguenze in un prossimo futuro.

 

BM&L-Maggio 2005