il recettore FAS comunemente associato ai fenomeni di morte cellulare programmata interviene nella rigenerazione assonale
Poiché, a differenza di quanto accade nel SNC, la
riparazione del danno con rigenerazione assonale nel SNP avviene regolarmente,
spesso si trascura il fatto che conosciamo ancora poco i meccanismi molecolari
che consentono la ricrescita degli assoni distrutti. E’ noto che la
rigenerazione periferica di pende dall’attivazione di vie che fungono da
segnali per l’induzione del fenomeno di sprouting, ossia la gemmazione
dal neurone di formazioni che daranno luogo alla ricrescita di dendriti ed
assoni degenerati o danneggiati. Questo fenomeno è efficiente nella riparazione
del SNP, le cui sinapsi seguono schemi definiti come nel collegamento punto a
punto di una rete elettrica. Tuttavia, la maggior parte degli eventi che si
verificano in queste vie di attivazione è ancora sconosciuta, pertanto l’individuazione
del Fas come componente di una di queste cascate funzionali, può rappresentare
un passo significativo per cominciare a decifrare la logica di questi processi.
Il gruppo di Desbarat ha dimostrato che in una linea
cellulare di neuroblastoma il legame al recettore Fas attivava la cascata della
chinasi regolata dal segnale extracellulare (ERK) che è implicata nella
crescita dei prolungamenti cellulari. Il recettore Fas era stato
originariamente identificato nei linfociti, dove media l’attivazione della
cascata della caspasi che termina nella morte cellulare. Già precedentemente
era stato dimostrato che il legame al recettore Fas con il ligando o con
l’anticorpo specifico in alcuni neuroni e cellule della glia era in grado di
produrre l’effetto opposto, stimolando la crescita. Studiando due linee
cellulari, una di Leucemia a cellule “T” e l’altra di neuroblastoma, gli autori
hanno rilevato che nel primo caso l’impegno del Fas determinava l’attivazione
della caspasi e, nel secondo, l’attivazione della ERK che interviene nel
processo di crescita dei neuriti. Inoltre hanno dimostrato il meccanismo in
vivo, nei topi, nel recupero funzionale del nervo sciatico dopo danno da
schiacciamento.
Rimangono ancora molti interrogativi, primo fra tutti,
l’individuazione dei fattori, oltre alla tipologia cellulare, che inducono il
Fas ad attivare la via della ERK, piuttosto che quella della caspasi.
L’identificazione di specifici fattori metabolici che definiscono le condizioni
biochimiche per l’attivazione della rigenerazione potrebbero aprire la strada a
nuove terapie.
BM&L-Marzo 2003