PAURA: RUOLO DEI RECETTORI NELL’APPRENDIMENTO

 

 

Uno stimolo in grado di generare stress in un animale provoca l’attivazione di un pattern di base che prende il nome di “fight or flight reaction” (reazione di attacco o fuga): l’animale sentendosi provocato o minacciato attacca la fonte della percezione o se ne allontana fuggendo.

Nella sperimentazione animale, però, la risposta allo stress si studia quasi esclusivamente mediante l’apprendimento condizionato della paura, pertanto in questo genere di studi le due condizioni concettualmente si identificano. Uno dei pionieri della ricerca effettuata con questa metodologia e, in genere, della fisiologia delle risposte emozionali, è Joseph Le Doux, al quale si devono anche interessanti studi sulle basi biochimiche dell’innamoramento.

Attualmente una nuova generazione di ricercatori sta emergendo in questo campo di studi che va incontro ad una nuova evoluzione in un più rapido progresso. Fra questi Maren, il cui laboratorio si può virtualmente visitare consultando il sito http://marenlab.org, sta conducendo studi molto interessanti sulle basi recettoriali dell’apprendimento delle risposte emozionali.

Goosens & Maren (Goosens K. A. & Maren S., NMDA receptors are essential for the acquisition, but not expression, of conditional fear and associative spike firing in the lateral amygdala. Eur. J. of Neurosci. 20, 537-548, 2004) affrontano un problema sollevato da tempo, ossia se la plasticità nell’amigdala, conseguente all’apprendimento condizionato della paura sia mediato esclusivamente dai recettori NMDA o se altri recettori come gli AMPA svolgano un ruolo al riguardo.

Entrambi, gli NMDA e gli AMPA sono recettori del glutammato. Gli NMDA (N-metil-D-aspartato) generano il potenziamento di lungo termine delle sinapsi (LTP), essenziale per l’apprendimento associativo nel condizionamento alla paura, mentre gli AMPA (α-amino-3-hydroxy-5-methyl-4-isoxazole propionic acid) detti anche metabotropic glutamate receptors (MGR) modificano l’apprendimento della paura in una maniera non chiara perché i risultati delle ricerche hanno fino ad oggi fornito dati discordanti.

 Goosens & Maren dimostrano in questo studio che i recettori NMDA sono essenziali  l’acquisizione sia del condizionamento sia delle modificazioni neurofisiologiche dei nuclei della parte laterale dell’Amigdala, ma non sono essenziali per l’espressione di questi cambiamenti. Al contrario gli AMPA (o MGR) non sembrano offrire alcun apporto ai processi che intervengono nell’apprendimento condizionato della paura o nel determinare la plasticità associativa dei neuroni della parte laterale dell’amigdala.  Invece, i meccanismi mediati dagli AMPA sembrano sufficienti per l’espressione della risposta consistente in aumento della pressione sanguigna, nella reazione psico-neuromotoria di arresto di fronte al pericolo (freezing) e in tutte le altre  manifestazioni vegetative e somatiche dello stress. 

       

 

BM&L-Novembre 2004