LA BASE DELL’ONESTA’ CONTRO I PROPRI INTERESSI

 

 

Sebbene gli studi che si prefiggono di accertare la base neurobiologica di una qualità morale rischiano sempre di evocare il ricordo dei loro grotteschi antecedenti di un paio di secoli fa, quando la frenologia indicava “organi cerebrali” per ogni passione e moto dello spirito, è pur vero che questo genere di sperimentazione cattura inevitabilmente l’attenzione dello studioso come quella del profano. E’ difficile non leggere un lavoro che ha indagato le basi biologiche di quei comportamenti onesti che vanno contro gli interessi di chi li pratica.

Una differenza sostanziale, rispetto all’epoca frenologica, è data dalla visione attuale del cervello come “sistema di sistemi”, in cui le funzioni psichiche appaiono come espressione dell’interazione fra i singoli sistemi secondo innumerevoli patterns, la cui costituzione è attualmente oggetto di intensi studi. Una tale prospettiva dovrebbe metterci al riparo dal rischio di eccessive e improprie semplificazioni, evitandoci di cadere nella tentazione di localizzare una qualità astratta di una persona in una singola struttura cerebrale, magari semplicemente sostituendo all’antiquato termine “organo” il più attuale “area”.

Ignorare il proprio interesse per onorare dei valori morali e sociali, sembra appartenere esclusivamente a noi esseri umani e, pertanto, studiare le basi neurobiologiche di questa capacità e del comportamento che ne deriva, richiede necessariamente il ricorso alla sperimentazione umana. Knoch e i suoi colleghi hanno impiegato la stimolazione magnetica transcranica per cercare di individuare il substrato neurale di tale attitudine (Diminishing reciprocal fairness by disrupting the right prefrontal cortex. Science 314, 829-832, 2006).

Nel corso di un Ultimatum Game si chiedeva ai volontari dell’esperimento di scegliere fra l’accettare un affare illecito proposto da un estraneo o rifiutarlo senza alcun vantaggio personale in contropartita. Molti sceglievano di andare contro i propri interessi materiali pur di rispettare il valore dell’onestà in cui credevano.

Il disturbo dell’attività della corteccia prefrontale dorsolaterale mediante la stimolazione magnetica, ha mostrato che la porzione destra di quest’area svolge un ruolo nel superamento degli impulsi egoistici che ostacolerebbero il comportamento leale ed onesto.

 

Roberto Colonna

BM&L-Novembre 2006

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