ACCERTATO COME LA VIA OCM PROTEGGE DAL RUMORE

 

 

Il fascio mediale che va dal nucleo olivare superiore[1] alla coclea (via olivo-cocleare mediale o OCM) fornisce un feedback inibitorio alle cellule ciliate esterne (CCE) della coclea, riducendo la loro capacità funzionale di amplificare gli stimoli acustici. I neuroni pontini della via OCM sono colinergici ed esercitano il loro controllo mediante il rilascio sinaptico di acetilcolina (ACh) che si lega ai recettori nicotinici delle cellule cocleari post-sinaptiche determinando la diminuzione della sensibilità della coclea.

Sono stati proposti vari ruoli per il tratto OCM, ma non si ha una visione compiuta e sperimentalmente confermata del suo significato fisiologico, perciò Elgoyhen e i suoi collaboratori dell’Instituto de Investigaciones en Ingenieria Genética y Biología Molecular, Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas de Buenos Aires (Argentina), hanno studiato l’attività di questa via nervosa generando topi con una mutazione nella subunità del recettore nicotinico dell’ACh espressa dalle CCE (Taranda J., et al. A point mutation in the hair cell nicotinic cholinergic receptor prolongs cochlear inhibition and enhances noise protection. PLoS Biol. 7 (1), e18, 2009)[2].

Gli effetti della mutazione sono stati valutati registrando i segnali delle cellule ciliate in preparazioni di coclea in vitro. Le cellule ciliate mutanti mostravano una maggiore sensibilità all’ACh esogena, indicata da uno spostamento a sinistra della curva dose-risposta, e presentavano una durata delle correnti sinaptiche indotte dal rilascio di ACh più lunga rispetto a quella dei roditori di controllo. Questi esiti indicano che la mutazione ha determinato un rinforzo dell’attività colinergica nicotinica.

Per determinare gli effetti sulla funzione cocleare dell’aumentata funzione dei recettori, i ricercatori hanno condotto uno studio in vivo rilevando nei topi portatori della mutazione i potenziali uditivi evocati del trono encefalico in risposta a suoni provenienti dall’ambiente e a suoni creati ed amplificati nella coclea (emissioni otoacustiche prodotto di distorsione). Il livello-soglia dei suoni, richiesto per evocare queste risposte risultava elevato nei roditori mutanti, suggerendo che l’effetto inibitorio di base della via OCM  era rinforzato.

Si è provato, allora, a stimolare elettricamente il fascio di assoni provenienti dal nucleo olivare pontino per verificarne gli effetti: la soppressione dell’amplificazione acustica delle cellule ciliate nei topi mutanti era maggiore per intensità e durata.

I ricercatori, considerando che evidenze emerse in precedenti studi hanno indotto a ritenere che la via OCM protegga dal danno da rumore, hanno voluto verificare sui loro mutanti questa ipotesi funzionale.

La verifica ha evidenziato che i topi mutanti avevano una maggiore resistenza a danni acustici permanenti derivanti dall’esposizione a 100 dB per 2 ore, confermando che la protezione dovuta al feedback del tratto OCM è mediata dai recettori nicotinici delle cellule ciliate esterne della coclea.

I risultati di questo studio consentono di ipotizzare il futuro impiego di una modulazione farmacologica dei recettori nicotinici dell’ACh allo scopo di proteggere dal danno da rumore le categorie esposte.

Naturalmente si attendono con interesse i risultati degli studi che consentiranno di accertare il meccanismo molecolare mediante il quale l’aumentata sensibilità al controllo inibitorio esercita i suoi effetti protettivi.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza.

 

Diane Richmond

BM&L-Febbraio 2009

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

 

 

 

 

 

 

 



[1] Ricordiamo che il nucleo olivare superiore è una formazione pontina in stretta connessione con il nucleo cocleare ventrale, da non confondersi con il nucleo olivare inferiore sito nel bulbo e in connessione con il cervelletto. Il nucleo olivare superiore controlla la coclea attraverso le fibre olivo-cocleari, ma è a sua volta sotto il controllo della corteccia dell’area acustica mediante una via cortico-olivare. Ricordiamo, inoltre, che nella compagine del nervo acustico (componente cocleare dell’VIII paio) che ha origine dai neuroni oppositopolari del ganglio spirale del Corti, decorrono anche le fibre efferenti olivo-cocleari.

[2] Accesso gratuito all’articolo in “PubMed Central2. Puoi accedere a “PubMed” dalla nostra pagina “CERCA”.