NUOVE VIE DEL DOLORE PARALLELE A QUELLE NOTE

 

 

Esistono risposte motorie al dolore, come l’assunzione di posizioni antalgiche o cambiamenti nella postura e nella deambulazione, che non si spiegano sulla base di semplici riflessi locali. Allo stesso modo, esistono atteggiamenti affettivo-emotivi dovuti a paura o inibizione conseguente all’esperienza del dolore, che si interpretano sulla base di una elaborazione encefalica.

In entrambi i casi il substrato anatomico-funzionale, sebbene sia oggetto di intense ricerche, rimane in gran parte ignoto. Il gruppo di Braz ha condotto un interessante studio sulle subpopolazioni di neuroni nocicettivi primari, giungendo a delineare un quadro che potrebbe conferire una definita base morfo-funzionale ai patterns motori ed emotivi che accompagnano il dolore (Parallel “pain” pathways arise from subpopulations of primary afferent nociceptor. Neuron 47, 787-793, 2005).

I neuroni nocicettivi del ganglio delle radici dorsali e del ganglio del trigemino, sono caratterizzati da un assone che ha una branca che termina nei tessuti periferici dai quali raccoglie gli stimoli dolorifici, ed una branca che trasmette i segnali al midollo spinale, i cui neuroni danno origine alle vie dirette all’encefalo.

Le cellule nervose nocicettive si possono distinguere sulla base dei mediatori impiegati dalle loro sinapsi in 2 tipi principali:

 

1)      neuroni nocicettivi peptidergici

2)      neuroni nocicettivi non-peptidergici.

 

1) Neuroni Nocicettivi Peptidergici. Sono caratterizzati dall’espressione di neuropeptidi e terminano nelle lamine più superficiali del corno dorsale del midollo spinale formando sinapsi con i neuroni di proiezione della lamina I e con gli interneuroni più esterni della lamina II.

2) Neuroni Nocicettivi Non-Peptidergici. Formano sinapsi con gli interneuroni della parte più interna della lamina II.

 

In questa ricerca, Braz e i suoi collaboratori hanno studiato i circuiti non-peptidergici individuandoli geneticamente mediante l’agglutinina di germe di grano, un tracciante di tratto transneuronale per una sottopopolazione di neuroni non-peptidergici che esprimono i canali del sodio tetrodotossina-resistenti Nav 1.8.

Si è rilevato che i maggiori circuiti ascendenti hanno inizio dagli interneuroni della parte interna della lamina II, che sono raggiunti dagli assoni dei neuroni non-peptidergici. Questi interneuroni entrano in connessione con i neuroni di proiezione della lamina V che proiettano all’amigdala, all’ipotalamo e al nucleo del letto della stria terminale, regioni limbiche del cervello, raggiunte anche dalla via dei neuroni peptidergici attraverso un tratto multisinaptico che include i nuclei parabranchiali del ponte dorsale. Queste connessioni potrebbero essere la base morfo-funzionale delle risposte affettivo-emotive al dolore.

Inoltre, Braz e colleghi hanno evidenziato un rilevante contingente di fibre che proietta al Globus Pallidus, nucleo che non fa parte delle formazioni che si descrivono nella neuroanatomia del dolore. E’ noto il ruolo-chiave del Globus Pallidus nei circuiti riverberanti della base encefalica, che regolano l’attività motoria, pertanto la scoperta di questo nuovo tratto costituisce l’individuazione almeno in parte, del substrato neurale delle risposte al dolore.

In conclusione, i risultati di questo studio evidenziano che i neuroni nocicettivi non-peptidergici danno origine ad una via dolorifica parallela a quella originata dalle cellule nervose peptidergiche, ma indipendente e specificamente connessa con aree che intervengono nelle risposte emozionali e nella formazione di patterns motori.

 

BM&L-Dicembre 2005

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