SCOPERTA UNA NUOVA SEDE DI NEUROGENESI

 

 

Sebbene nell’ultimo decennio la neurogenesi nel cervello adulto abbia monopolizzato l’attenzione rivolta alla ricerca sullo sviluppo nervoso, lo studio dell’embriogenesi dell’encefalo conserva una notevole importanza, perché c’è ancora molto da conoscere sui processi cellulari e molecolari che portano dal primo abbozzo alla struttura definitiva.

Attualmente due zone, quella ventricolare e quella subventricolare del telencefalo, sono ritenute le principali fonti di progenitori cellulari durante lo sviluppo, ma una ricerca condotta da Costa e collaboratori presso l’Institute for Stem Cell Research del National Research Center for Environment and Health di Monaco, ha identificato un’altra area neurogenetica nella corteccia embrionaria di topo (Costa M. R., et al. The marginal zone/layer I as a novel niche for neurogenesis and gliogenesis in developing cerebral cortex. The Journal of Neuroscience 27 (42), 11376-11388, 2007).

I ricercatori hanno riconosciuto una nicchia proliferativa in corrispondenza della zona marginale, lo strato estremo della corteccia cerebrale in formazione. La proliferazione di cellule progenitrici in quest’area è stata rilevata fin dalla fase iniziale della neurogenesi in vivo.

Le caratteristiche dello sviluppo differenziativo nella zona marginale sono state ulteriormente indagate in vitro, rilevando che, in colture primarie, queste cellule sono distinguibili da quelle delle zone ventricolare e subventricolare, per dimensioni, identità e caratteristiche molecolari. La time-lapse video microscopy e l’analisi clonale, hanno rivelato che il pool cellulare marginale contiene un’ampia frazione di progenitori di oligodendrociti e astrociti, accanto a progenitori neuronici e bi-potenti. Le cellule progenitrici di questa nuova sede di neurogenesi sono eterogenee, sia per ciò che concerne il destino differenziativo, sia per la loro origine (palliale o sub-palliale), come è stato rivelato in vivo dalla mappa del destino differenziativo.

L’ambiente locale della zona marginale esercita una stretta funzione di regolazione sulle dimensioni del pool di progenitori, perché i difetti della lamina basale nei topi laminina gamma1-/- o le alterazioni nella composizione cellulare della zona marginale nei topi mutanti Pax6 Small Eye, determinano un incremento del pool di cellule progenitrici.  

In conclusione, si può rilevare che l’identificazione di questa nuova sede di neurogenesi embrionaria è molto importante, anche perché lo studio della varietà di tipi gliali e neuronici che vi hanno origine, contribuirà alla conoscenza della straordinaria eterogeneità tipologica che caratterizza le popolazioni cellulari della corteccia matura.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza.

 

Diane Richmond

BM&L-Dicembre 2007

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