IL RUOLO DI NOTCH NELLO SVILUPPO DELLO STRIATO

 

 

Il nucleo caudato e la parte esterna del lenticolare, detta putamen, possono considerarsi un’unità funzionale. Gli antichi anatomisti avevano dato a queste formazioni della base encefalica il nome di corpo striato per l’aspetto caratterizzato dall’alternarsi di fasci di sostanza bianca e lamine di sostanza grigia; da qui origina l’uso del termine striato in neurofisiologia per indicare questa unità funzionale.

Lo striato, nell’ambito di nuclei della base, è la maggiore stazione per le fibre provenienti dalla corteccia cerebrale, dal talamo e dal tronco encefalico, che costituiscono un’afferenza fondamentale per i complessi circuiti alla base del controllo del movimento e di ruoli fisiologici nella cognizione, nel tono dell’umore e in altri processi non-motori.

La scoperta dei meccanismi che portano alla sua formazione nell’ontogenesi potrebbe fornire importanti informazioni sul piano di sviluppo del proencefalo, utili per una migliore comprensione della sua fisiologia.

Una ricerca condotta da Mason e collaboratori dimostra che l’attività di Notch è fondamentale per la neurogenesi nel proencefalo basale, in particolare per la genesi dei neuroni dello striato (Notch signaling coordinates the patterning of striatal compartments. Development 132, 4247-4258, 2005).

Il destino delle cellule nervose è deciso da un processo di segnalazione fra cellule adiacenti nella regione proneurale. Questo processo dipende dall’interazione di due proteine della superficie cellulare, codificate dai geni delta e notch. Le due proteine funzionano rispettivamente da ligando (Delta) e da recettore (Notch). Nelle cellule progenitrici del proencefalo sono espressi Notch-1 e Notch-3 ed è stata evidenziata l’importanza della segnalazione-Notch nella regolazione del destino differenziativo durante lo sviluppo, ma non è stato possibile, fino ad oggi, stabilire con precisione gli effetti dell’azione di Notch, perché i mutanti privi di Notch-1 muoiono prima dell’inizio della neurogenesi.

Mason e i suoi collaboratori, nella loro ricerca condotta sui topi, sono riusciti ad aggirare questo problema giungendo ad una convincente dimostrazione. Durante lo sviluppo dei nuclei della base encefalica, uno stadio fondamentale è costituito dalla comparsa di due masse distinte che prendono il nome di striosomi: dalla sperimentazione è emerso che la cronologia di sviluppo di queste due masse che danno origine allo striato è regolata dall’attività di Notch nelle cellule progenitrici della zona ventricolare. Per contro, gli eventi che caratterizzano la migrazione e la differenziazione nei tempi successivi a questa fase, non sembrano richiedere l’attività di Notch.

 

BM&L-Dicembre 2005

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