L’ATTIVAZIONE MESOLIMBICA PRECEDE LA CODIFICA MNEMONICA

 

 

R. Alison Adcock e i suoi colleghi di un gruppo di ricerca che fa capo a John D. E. Gabrieli, hanno studiato mediante risonanza magnetica funzionale correlata ad evento (ER-fMRI) la formazione di ricordi incentivati da ricompense in danaro (Reward-Motivated Learning: Mesolimbic Activation Precedes Memory Formation. Neuron 50, 507-517, 2006).

Durante le prove di codifica mnemonica veniva segnalato, ai soggetti volontari, il valore alto o basso della ricompensa che sarebbe stata loro corrisposta se avessero ricordato l’immagine che gli si proponeva. Come era prevedibile, nel testing che seguiva di 24 ore le scansioni cerebrali, le scene per le quali era stata promessa un’alta ricompensa venivano ricordate meglio.

Gli autori hanno rilevato che, nel caso delle scene ricordate, la segnalazione di un’alta ricompensa attivava l’area tegmentale ventrale, il nucleo accumbens e l’ippocampo; una simile attivazione non si registrava nel caso delle scene che successivamente risultavano dimenticate.  In generale, nei soggetti testati, una maggiore attivazione di queste aree era predittiva di una migliore prestazione mnemonica.

Nel singolo soggetto si è riscontrato che una maggiore correlazione fra ippocampo ed area tegmentale ventrale si associava ad un rinforzo nella formazione della memoria di lungo termine per la scena immediatamente successiva.

Questi risultati dimostrano che l’attivazione cerebrale che precede la codificazione dello stimolo, consente di prevedere la formazione di ricordi nella memoria dichiarativa.

Le evidenze emerse da questo studio sono coerenti con l’ipotesi secondo cui la motivazione indotta dalla ricompensa promuoverebbe la formazione di memorie mediante l’attivazione della via dopaminergica che collega il mesencefalo all’ippocampo.

 

L’autrice della nota ringrazia Isabella Floriani per la correzione della bozza e Giuseppe Perrella con il quale ha discusso della ricerca di John Gabrieli e di sua moglie Susan Withfield-Gabrieli, quando era ancora in corso di svolgimento presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Stanford in collaborazione con il Dipartimento di Psichiatria dell’Università della California a San Francisco. Attualmente, e già all’atto della pubblicazione su Neuron avvenuta lo scorso 4 maggio, John e Susan sono al Dipartimento di Brain and Cognitive Sciences del MIT.

 

Diane Richmond

BM&L-Maggio 2006

www.brainmindlife.org