LA MELATONINA MODULA LA SOPRAVVIVENZA DEI NUOVI NEURONI

 

 

La regolazione della neurogenesi nell’ippocampo adulto è influenzata dai ritmi circadiani, è alterata dalla manipolazione sperimentale del sonno e disturbata nei modelli animali dei disturbi psichici affettivi. Queste osservazioni e l’associazione a disturbi neuropsichiatrici dell’alterazione della produzione circadiana di melatonina, ha indotto Ramirez-Rodriguez e colleghi del Max Delbrück Center for Molecular Medicine (Berlino) e del Department of Neuropharmacology, National Institute of Psychiatry Ramon de la Fuente Muñiz (Mexico) ad investigare il ruolo potenziale dell’ormone della ghiandola pineale nel controllo della neurogenesi adulta nell’ippocampo di topo (Donlea J. M., Ramanan N., Shaw P. J. Use dependent plasticity in clock neurons regulates sleep need in Drosophila. Science 324, 105-108, 2009).

La sperimentazione condotta in vitro ha mostrato che la melatonina accresceva il numero di nuovi neuroni derivati da precursori provenienti dall’ippocampo di topi adulti. Questo effetto è risultato parzialmente dipendente dall’attivazione dei recettori della melatonina, in quanto bloccato dall’applicazione dell’antagonista recettoriale luzindolo.

Gli esperimenti non hanno evidenziato effetti della melatonina sulla proliferazione cellulare. In vivo, l’iniezione di melatonina esogena (8mg/Kg) in topi C57BL/6, nel giro dentato accresceva la sopravvivenza dei progenitori neurali e dei neuroni immaturi post-mitotici. I ricercatori hanno anche rilevato che la melatonina non agiva sulla proliferazione cellulare in vivo e non influenzava la maturazione di cellule gliali e neuroniche.

Infine, al Porsolt forced swim test, una prova impiegata di routine anche dalla ricerca farmacologica, l’ormone epifisario ha mostrato effetti antidepressivi.

Complessivamente i risultati dello studio di Ramirez-Rodriguez e colleghi indicano che la melatonina, mediante il suo recettore, può modulare la sopravvivenza dei neuroni neonati nell’ippocampo di topi adulti, facendo di essa la prima sostanza esogena conosciuta con tale specificità.

 

Roberto Colonna

BM&L-Luglio 2009

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]