I MACROFAGI CHE RIPARANO LE LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE

 

 

I macrofagi che derivano dai monociti hanno un ruolo attivo nel promuovere la riparazione del danno al midollo spinale, secondo quanto hanno accertato con un nuovo metodo Schwartz, Jung e colleghi del Department of Neurobiology, The Weizmann Institute of Science, Rehovot[1] (Schechter R. et al. Infiltrating blood-derived macrophages are vital cells playing an anti-inflammatory role in recovery from spinal cord injury in mice. PLoS Med 6, e1000113, 2009).

I ruoli svolti nella sede delle lesioni del midollo spinale, rispettivamente dai macrofagi infiltranti di origine ematica e dalla microglia residente, da molto tempo sono oggetto di studi che hanno prodotto risultati spesso non chiari e talora contrastanti, tanto da aver alimentato dubbi anche quando è sembrata emergere una distinzione abbastanza netta nel comportamento delle due popolazioni cellulari[2].

I ricercatori israeliani, nel loro studio su modelli murini di danno spinale, hanno messo a punto un nuovo metodo che ha consentito loro di valutare specificamente l’attività nel recupero funzionale dei macrofagi infiltranti derivati dai monociti (MΦ) e distinguere queste cellule da quelle appartenenti alla microglia residente nel sito di lesione. La precisa identificazione dei MΦ provenienti dal sangue ha consentito di stabilire che queste cellule avevano infiltrato la lesione 4 giorni dopo il verificarsi del danno e che, eliminando queste cellule, si aboliva il pur minimo recupero spontaneo dell’attività locomotoria. Al contrario, aumentando il numero di MΦ nel sito di lesione, diminuiva la quota di microglia attivata e si aveva un apprezzabile recupero motorio.

I ricercatori hanno poi accertato che i MΦ producono, nel sito della lesione spinale in cui esercitano la loro azione, l’interleuchina-10 (IL-10), una citochina anti-infiammatoria che è essenziale per il controllo della risposta immunitaria al danno. Rilevante il fatto che i MΦ deficienti di IL-10 non erano più in grado di promuovere il recupero della funzione motoria.

L’esame dettagliato dei risultati emersi da questo studio consente di desumere che questa sperimentazione sembra aver definito con sufficiente certezza[3] che i MΦ regolano il numero delle cellule attivate della microglia residente e contribuiscono al recupero della funzione motoria mediante la segnalazione della IL-10.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza.

 

Roberto Colonna

BM&L-Settembre 2009

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



[1] In Israele.

[2] Si invita a consultare le “Note e Notizie” per recensioni di lavori su questo argomento.

[3] Questo ruolo dei MΦ era già stato ipotizzato sulla base di risultati emersi in precedenza.