I LINFOCITI T MIGLIORANO MEMORIA ED APPRENDIMENTO

 

 

I rapporti fra sistema immunitario e sistema nervoso non si limitano alle analogie funzionali, esemplarmente dimostrate da Gerald Edelman e riconducibili al comune connotato di sistemi selettivi, ma includono numerosi processi molecolari e cellulari che più in generale appartengono al campo di studio della psiconeuroimmunologia, disciplina che sta contribuendo in maniera rilevante a chiarire le basi biologiche del rapporto mente-corpo.

Ziv e collaboratori hanno riscontrato che, dopo 6 settimane, ratti vissuti in un ambiente ricco e vario presentavano una più intensa ed estesa neurogenesi di quelli che avevano trascorso lo stesso periodo nelle gabbie standard. Questo incremento nella produzione di nuovi neuroni dovuto a stimolazione ambientale non si verificava, però, in topi immunodeficienti (Immune cells contribute to the maintenance of neurogenesis and spatial learning abilities in adulthood. Nature Neurosci. 9, 268-275, 2006).

Un altro dato di rilievo, emerso da questo studio, è che i topi con un eccesso di cellule T autoimmuni presentavano, oltre ad un’accresciuta neurogenesi, prestazioni superiori in compiti di memoria ed apprendimento, bene evidenziate dai risultati ottenuti al water maze test.

Ricerche precedenti hanno accertato il ruolo positivo svolto dalle cellule T autoimmuni a seguito di danni del sistema nervoso centrale, dimostrando il loro intervento sia a supporto della sopravvivenza dei neuroni parzialmente danneggiati, sia nel rinnovo del tessuto nervoso necrotico. Sulla base di questi dati e dei risultati di questa ricerca, il gruppo di Ziv ipotizza l’esistenza di un ruolo omeostatico delle cellule T nell’ambito della fisiologica regolazione della neurogenesi. Ne deriva che attività che implichino la formazione di nuovi ricordi e la gestione specializzata o adattata di abilità acquisite, notoriamente dipendenti dalla genesi di nuove cellule nervose, almeno in parte, possano dipendere da un processo immunitario.

 

Roberto Colonna

BM&L-Marzo 2006

www.brainmindlife.org