RUOLO DELLA GLIA NEGLI ORGANI SENSORIALI

 

 

La presenza di cellule gliali negli organi sensoriali di organismi semplici, offre un’importante opportunità per verificare se, e in quale modo, la componente non nervosa partecipi a funzioni note. Bacaj, Tevlin, Lu & Shaham del Laboratorio di Genetica dello Sviluppo della Rockfeller Universiy di New York, hanno studiato il maggiore organo sensoriale periferico (amphid) di Caenorabditis elegans, eliminando la guaina di rivestimento delle cellule nervose (Bacaj T., Tevlin M., Lu Y. & Shaham S., Glia are essential for sensory organ function in Caenorabditis elegans. Science 322, 744-747, 2008).

L’ablazione del rivestimento gliale determinava una serie di effetti, fra i quali l’insorgenza di anomalie della morfologia delle strutture ciliari in molti neuroni sensoriali, la perdita della proprietà di captare colorante lipofilo, tipica degli elementi cellulari sensoriali specifici, e un grave deficit sensoriale con la compromissione del comportamento fisiologico dipendente dalla recezione. Per cercare di definire la base molecolare di queste attività, i  ricercatori hanno condotto uno studio genetico, trovando 298 geni i cui mRNA erano più abbondanti nel rivestimento gliale. Uno di questi geni codifica FIG-1, una proteina labile, con domini trombospondina TSP1 conservati, attiva fuori delle cellule, essenziale per la captazione del colorante e in grado di condizionare il comportamento.

I risultati di questo lavoro depongono per un ruolo molto importante della glia nelle strutture nervose recettive del nematode.

La partecipazione della glia alla funzione nervosa è una nozione acquisita da tempo[1], ma la ricerca volta a definire con precisione i ruoli fisiologici che le cellule della glia svolgono nelle strutture centrali e periferiche del sistema nervoso è solo agli inizi, e saranno necessari molti studi per trovare tracce in grado di consentire ai ricercatori di ricostruire una logica alla quale obbedisce il ruolo nelle singole strutture, nei sottosistemi e nella filogenesi. Solo quando tale logica consentirà di elaborare un quadro interpretativo coerente, potremo dire di aver realmente compreso il valore biologico di questa componente del sistema nervoso, per troppo tempo relegata ad un generico ruolo trofico e di sostegno.

 

Roberto Colonna

BM&L-Dicembre 2008

www.brainmindlife.org

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 



[1] Chi non sia già aggiornato su quanto emerge dalla ricerca, scorrendo l’elenco delle nostre “Note e Notizie” potrà trovare numerose recensioni interessanti su argomenti quali: sinapsi neuroni-glia, sinapsi degli astrociti, attività gliale nello sviluppo dei neuroni, la glia nel controllo del ritmo, la glia come orologio biologico, ecc.; a ciò si può aggiungere la lettura del ruolo degli astrociti nella formazione delle immagini fMRI, da noi menzionato nella nota della scorsa settimana sugli inganni interpretativi nell’impiego di questa metodica.