UN RUOLO PER LA FREQUENZA BETA NEL PARKINSON

 

 

Un importante tipo di attività oscillatoria, prevalente nel sistema motorio, si verifica nella banda della frequenza β a circa 20 Hz. Tale espressione funzionale si manifesta durante il mantenimento di una contrazione tonica ed è soppressa prima e durante il movimento volontario. Questa nozione, insieme con numerose altre evidenze, suggerisce che l’attività β promuova la contrazione tonica, mentre potrebbe alterare l’elaborazione motoria (motor processing) legata all’apprendimento di nuovi atti motori. Scariche di attività beta nella corteccia sono associate con un rafforzamento degli effetti motori del feedback sensoriale durante la contrazione tonica e con la riduzione della velocità dei movimenti volontari.

Pogosyan e colleghi del Sobell Department of Motor Neuroscience and Movement Disorders, Institute of Neurology, University College of London, hanno usato una stimolazione elettrica transcraniale impercettibile per indurre un’attività corticale della frequenza di circa 20 Hz (β-band) in soggetti volontari sani che eseguivano un compito visuomotorio (Pogosyan A., et al. Boosting cortical activity at beta-band frequencies slows movements in humans. Current Biology 19, 1637-1641, 2009).

E’ emerso che l’oscillazione β rallentava il movimento volontario.

Questo risultato è la prima dimostrazione diretta di un rapporto causale fra un’attività oscillatoria fisiologica del cervello ed un comportamento motorio umano, e suggerisce che l’eccessiva sincronia β rilevata nei pazienti affetti da malattia di Parkinson potrebbe avere un ruolo causale nel rallentamento associato a fenomeni come la rigidità cerea tipica della loro infermità neuromotoria.

 

Roberto Colonna

BM&L-Novembre 2009

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]