ERITROPOIETINA E CERVELLO
L’eritropoietina (Epo), spesso agli
onori della cronaca per il frequente impiego nelle frodi sportive, è nota come
molecola prodotta dall’organismo (ormone) in grado di stimolare la produzione
di globuli rossi (eritropoiesi).
E’ meno noto che, con altre
funzioni, l’eritropoietina conserva un ruolo in una risposta immunitaria filogeneticamente
primitiva, in grado di limitare il danno in tessuti del cuore e del cervello,
ovvero istologicamente ed embriologicamente diversi, ma accomunati dall’importanza
vitale per l’organismo.
Nuove evidenze indicano che l’eritropoietina
è in grado di circoscrivere l’area di lesione nel sistema nervoso (Michael Brines and Anthony
Cerami, Emerging biological roles for erythropoietin in the nervous system. Nature
Reviews Neuroscience 6, 484-494, 2005) prevenendo l’estensione del danno alle cellule circostanti.
Questa funzione richiede una
segnalazione mediata da un recettore non ematopoietico. Sono stati sviluppati
dei derivati ingegnerizzati dell’eritropoietina con alta affinità per questo
recettore; queste molecole hanno mostrato notevoli effetti di protezione
tessutale in assenza di azione emopoietica su modelli pre-clinici.
Brines e Cerami discutono sul
numero di giugno di Nature Reviews Neuroscience (Opinion) i buoni risultati
di una recente ricerca clinica che ha impiegato eritropoietina nel trattamento
di pazienti affetti da ictus cerebrale. Sulla base di una revisione della
letteratura al riguardo, è possibile ipotizzare un complesso ruolo fisiologico dell’eritropoietina
nel cervello, che merita di essere indagato e valutato con seri protocolli di
ricerca di base.