DONNE DI CERVELLO

 

(MATERIALI)

 

 

 

PERIODO DAL 24 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO 2015.

 

 

 

Anche in questi giorni sono pervenute all’indirizzo e-mail brain@brainmindlife.org richieste di partecipazione con profili autobiografici e, questa volta, anche molte domande.

Per le brevi biografie di “donne esemplari” abbiamo ricevuto molti suggerimenti, con l’indicazione dei nomi, senza l’esposizione dei profili. Una sola eccezione: Maria Cristina Ogier. Di seguito si riportano i nomi suggeriti e la vita della Ogier.

 

Mead Margaret (1901-1978).

Apgar Virginia (1909-1974).

Panfila di Epidauro (sec. I d.C.).

Worsley Anna (in Russell, 1807-1876).

Kirch Maria Margarethe Winkelmann (1670-1720).

Arete di Cirene (circa 370-340 a.C., figlia di Aristippo il Vecchio).

Necker de Saussurre Adrienne-Albertine (1766-1841).

Guarna Rebecca (sec. XIII, medico).

Meitner Lise (1978-1968, fisico).

Aglaonice di Tessaglia (astronoma, V sec. a.C.).

Klein Melanie (1882-1960).

Tawaddud (erudita, VIII-IX secolo).

Pratt Anne (1806-1893, naturalista).

Bell Priscilla (1751-1832).

Koopman Katharina Elizabetha (astronoma, sec. XII).

Necker Anne Louise Germaine (detta Madame de Staël, 1766-1817).

 

(osservazione della redattrice: nessuna delle donne suggerite, eccetto la Ogier, è italiana).

 

 

Ogier Maria Cristina

(Inviato da Laura con le seguenti indicazioni: Contemporanea fiorentina del quartiere di San Lorenzo; si chiede di integrare questo breve profilo con informazioni e, se possibile, testimonianze di chi l’abbia conosciuta; un aiuto può venire dal sito dell’Associazione Maria Cristina Ogier Onlus).

Maria Cristina Ogier nacque a Firenze il 9 di marzo del 1955, ma a soli quattro anni le fu diagnosticato un tumore cerebrale che l’avrebbe condotta a morte, si temeva, in pochi anni. Fu una bambina straordinariamente forte e paziente, capace di accettare le limitazioni e le frustrazioni che la malattia le imponeva negli anni della crescita. Visse l’infanzia in una gioiosa e costante comunione con Dio, partecipando alle attività parrocchiali e mostrando una grande disponibilità verso il prossimo. Divenne terziaria francescana e, da ammalata, diventò un supporto e una guida per gli ammalati, come dama dell’Unitalsi. In qualità di accompagnatrice nei viaggi a Lourdes si impegnava fino allo stremo delle forze.

Nonostante la giovane età prendeva iniziative di grande impegno nelle opere di carità a favore di poveri, ammalati e missioni.

Per i poveri del Rio delle Amazzoni ideò l’allestimento di un battello fluviale attrezzato ad Ospedale e, fra l’incredulità di molti, realizzò questo progetto, chiedendo l’aiuto dei portuali di Livorno, che rimasero affascinati e disarmati dalla fede di quella giovanissima terziaria. Il battello-ospedale porta ora il suo nome.

Ispirò opere assistenziali e strutture residenziali per disabili, anziani, e bambini, in Italia e all’estero.

Figlia di un primario di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Careggi, fu molto sensibile alla questione dell’aborto, a quel tempo di grande attualità conflittuale. Esortò il padre, Enrico Ogier, ad occuparsi del problema delle ragazze spinte ad abortire per difficoltà economiche, esistenziali e spirituali. Nasce così a Firenze il primo “Centro di Aiuto alla Vita” d’Italia, che ispirò il “Movimento per la Vita”.

Morì l’8 di gennaio del 1974, a soli 19 anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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NOTA. Si è rilevato che, per raccogliere il materiale con ordine fin dall’inizio, sarebbe utile contrassegnare le brevi biografie delle donne esemplari che ci inviate con una sorta di etichetta di epoca, del tipo: storica, contemporanea o vivente, a seconda del periodo in cui la persona è vissuta o sta vivendo. Naturalmente, quando si dispone del dato, è preferibile per le “donne storiche” inserire subito in parentesi le date di nascita e morte, secondo lo stile enciclopedico.

 

 

Isabella Floriani

BM&L-06 febbraio 2015

www.brainmindlife.org