IL DOLORE CRONICO DISTURBA IL CERVELLO

 

 

La coscienza, invasa dal dolore, restringe il suo campo e l’affettività della persona sofferente ne risente, presentando caratteristici cambiamenti o veri e propri sintomi psichici che vengono all’attenzione del medico e da tempo sono oggetto di studio. Vari tipi di dolore, soprattutto se intenso e protratto, si accompagnano ad attivazione dei sistemi neuronici che mediano le risposte allo stress, ed è nota la possibilità di sviluppo di un disturbo post-traumatico da stress (PTSD).

E’ meno noto, invece, il disturbo che alcuni tipi di sofferenza fisica arrecano alle attività cognitivo-strumentali.

Baliki e colleghi del Dipartimento di Fisiologia della Feinberg School of Medicine presso la Northwestern Univesity di Chicago, hanno provato ad individuare una base morfo-funzionale dell’influenza esercitata dal dolore cronico su prestazioni cognitivo-strumentali (Baliki M. N., et al. Beyond feeling: chronic pain hurts the brain, disrupting the default-mode network dynamics. J. Neurosci. 28, 1398-1403, 2008).

La rete cerebrale di default (default mode network o DMN) è un sistema di aree dell’encefalo caratterizzate dall’essere più attive a riposo che durante l’esecuzione di compiti. Studi recenti hanno evidenziato che la DMN presenta un equilibrio funzionale che va incontro a rottura in vari disturbi (Fox e Raichle, 2007).

In questo studio, condotto mediante un paradigma fMRI per lo studio della DMN, pazienti affetti da lombalgia cronica presentavano una ridotta disattivazione in varie aree della rete durante una prova di attenzione visiva, sebbene la loro prestazione nell’esecuzione del compito non differisse da quella dei volontari sani di controllo.

L’attività alterata durante l’elaborazione di informazioni non correlate al dolore, suggerisce agli autori del lavoro che il disturbo funzionale alla rete cerebrale di default possa costituire la base dei disturbi cognitivi e comportamentali associati alle lombalgie croniche.

Sebbene i risultati di questo studio dimostrino un effetto del dolore sui quadri di attività complessiva del cervello, con la rottura degli equilibri fisiologici fra aree della rete attiva a riposo, saranno necessari ulteriori studi per stabilire se e in qual modo tali effetti possano realmente incidere sulle funzioni cognitive.

 

Giovanni Rossi

BM&L-Marzo 2008

www.brainmindlife.org