LA CORTECCIA ENTORINALE CALCOLA DATI SPAZIALI

 

 

La corteccia entorinale rappresenta la formazione anatomica più importante sulla via che porta informazioni spaziali dalla neocorteccia all’ippocampo.

I neuroni dell’ippocampo presentano caratteristici “campi spaziali” (ossia sensibili alla posizione nello spazio) caratterizzati da un’intensa attivazione legata ad una particolare localizzazione da parte dell’animale. Questa proprietà è sempre stata ritenuta assente nei neuroni della corteccia entorinale. Fynn e collaboratori (Spatial representation in the entorhinal cortex. Science 305, 1258-1264, 2004) recentemente hanno registrato nei neuroni del fascio dorso-laterale della corteccia entorinale dei forti “campi spaziali” che si riducevano nei neuroni delle aree ventro-mediali.

In questa ricerca si è rilevato con sorpresa che i neuroni del fascio dorso-laterale della corteccia entorinale veicolavano esattamente la quantità di informazione spaziale che si manifestava nei neuroni dell’ippocampo.

Si era fatta strada l’idea che l’informazione fosse veicolata a ritroso dall’ippocampo.

Per accertare se le cose stessero davvero in questo modo, Fynn e i suoi colleghi hanno studiato ratti con lesioni dell’ippocampo rilevando che le proprietà spaziali dei neuroni della corteccia entorinale si manifestavano anche in assenza dell’attività ippocampale.

I rilievi effettuati nel corso di questa ricerca portano gli autori a postulare che l’informazione spaziale sia elaborata in una forma equivalente al calcolo, proprio dai neuroni dorso-laterali della corteccia entorinale.

 

BM&L-Gennaio 2005