COGNIZIONE DEI PESCI MIGLIORATA DA VARIAZIONI AMBIENTALI

 

 

I comportamenti flessibili o innovativi sono vantaggiosi in chiave evoluzionistica, specialmente quando sono la conseguenza dell’esposizione degli animali a frequenti ed imprevedibili perturbazioni ambientali. Il miglioramento delle abilità cognitive può aiutare gli animali a rispondere in maniera appropriata e immediata alle dinamiche della realtà circostante, perciò le variazioni dell’ambiente possono determinare una selezione di processi cognitivi in grado di garantire un adattamento efficace e rapido.

Il miglioramento delle abilità cognitive si può determinare, ad esempio, se i cambiamenti durante l’ontogenesi inducono risposte adattative plastiche che migliorano la capacità di apprendimento dei singoli individui. Kotrschal e Taborsky del Behavioral Ecology, Institute of Ecology and Evolution, University of Bern (Svizzera) hanno valutato le abilità di apprendimento di pesci in risposta a variazioni sperimentali della qualità ambientale durante lo sviluppo ontogenetico (Kotrschal A. & Taborsky B. Environmental change enhances cognitive abilities in fish. PLoS Biology 8 (4), e1000351, 2010).

Gli individui della specie ittica Simochromis pleurospilus che avevano esperito un cambiamento nella razione di cibo nelle fasi precoci della vita, in una prova di apprendimento superavano nelle prestazioni pesci tenuti a regime alimentare costante.

Gli esperimenti hanno verificato che le prestazioni erano migliori negli esemplari a razione variabile indipendentemente dalla direzione dei cambiamenti effettuati e dal tipo di regime costante (bassa o alta razione).

La differenza di abilità di apprendimento tra individui rimaneva costante fra l’età giovanile e quella adulta dello stesso pesce esaminato un anno dopo.

Né l’arricchimento ambientale, né il training mediante ripetute stimolazioni neurali può spiegare questi risultati, in quanto l’ambiente sensitivo era tenuto costante e la disponibilità di risorse era cambiata una sola volta.

I risultati indicano l’esistenza di una via mediante la quale un singolo cambiamento nella disponibilità di risorse nella fase più precoce della vita rinforza permanentemente le abilità di apprendimento degli animali. Dunque, questo tipo di irregolarità qualitativa dell’ambiente (risorse di cibo) potrebbe segnalare all’organismo in corso di evoluzione postnatale una condizione di instabilità o imprevedibilità, con il conseguente impegno di  risorse cognitive per lo sviluppo di risposte comportamentali adeguate.

 

Roberto Colonna

BM&L-Giugno 2010

www.brainmindlife.org

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]