COABITAZIONE SINAPTICA: UN MISTERO AFFASCINANTE 

 

 

Il noto principio di Dale -un neurone = un neurotrasmettitore- ha molte eccezioni da tempo note, fra queste la più rilevante in termini quantitativi è rappresentata dalla presenza di neuropeptidi nelle stesse sinapsi in cui sono presenti amine biogene o acetilcolina.

La coabitazione di due neurotrasmettitori è stata stabilita prevalentemente  con l’ausilio di tecniche immuno-istochimiche che a volte non sono sufficientemente selettive per i neuropeptidi.

Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, si era affermata la moda di chiamare i neuropeptidi sinaptici “neuromodulatori” in contrapposizione con i “neurotrasmettitori” acetilcolina e derivati aminoacidici. Questa etichetta si era talmente diffusa da comparire in libri di testo universitari. La definizione, oltre a risultare erronea se la si generalizza, può essere fuorviante. Infatti, se è vero che in taluni casi è stato dimostrato che i peptidi in coabitazione svolgano questo ruolo, l’esatto significato della loro presenza nei terminali sinaptici rimane da definire (Per una review sintetica si veda: Smith C. U. M., Neurotransmitters and Neuromodulators, in Elements of Molecular Neurobiology, John Wiley and Sons Ltd., Chichester, UK 2002. International Editions: USA, Canada, Germany, Australia, Singapore 2002).

D’altra parte, si deve osservare che il ruolo di neuromodulatore svolto dall’acetilcolina nei confronti del glutammato, rimane il più studiato e meglio definito e, pertanto, l’unico prototipo autorizzato dai risultati della ricerca.

BM&L-Italia, nell’ambito del Seminario Permanente sulle Sinapsi, ha proposto un quadro generale della distribuzione delle sinapsi nelle quali è stata dimostrata la coabitazione ed ha discusso le ipotesi più importanti sul significato fisiologico dell’esocitosi di due tipi diversi di molecole da parte di un terminale. 

Ecco alcuni esempi di coesistenza che suscitano grande curiosità scientifica.

Oltre che con la somatostatina nel talamo del gatto e con il neuropeptide Y nei nuclei della base del ratto, il GABA coabita con la sostanza P e le encefaline nel midollo spinale del ratto, suggerendo un ruolo di modulazione nei meccanismi del dolore.

Le encefaline presenti nelle sinapsi a nor-adrenalina del Locus Coeruleus che mediano il corto circuito cronico che causa depressione e PTSD potrebbero avere un ruolo di prevenzione naturale dell’innesco patologico.

La colecistochinina, diffusamente presente nelle sinapsi a dopamina del cervello umano, potrebbe avere un ruolo nell’evitare scompensi del sistema dopaminergico come quelli che si osservano in molte malattie psichiatriche.

 E’ interessante notare che i problemi e le ipotesi relative al rapporto fra polipeptidi ed amine biogene, proposti molti anni or sono per cellule non nervose ma originate dalla cresta neurale come quelle del sistema APUD, sono tuttora in campo come questioni aperte ed ipotesi di lavoro (Si veda: G. Perrella, F. Gentile, J. Palacky, M.G. Masini, A. Cocca, “Istamina, Serotonina (5-HT) e Prostaglandine nel Sistema A.P.U.D (Amine Precursor Uptake and Decarboxylation”- Seminario didattico diretto da Gianfranco Tajana presso la Facoltà di Medicina dell’Università Federico II” in BM&L-Italia Archivio 2005, per la consultazione del testo scrivere a soci@brainmindlife.org).

 

BM&L-Maggio 2005