COME LA CO2 SCATENA ATTACCHI DI PANICO

 

 

L’amigdala, raggruppamento nucleare in forma di mandorla, è descritta spesso dagli anatomisti con i nuclei della base encefalica e dai fisiologi con le formazioni del sistema limbico; comprende una dozzina di aree funzionali ripartite secondo vari criteri che, in genere, convergono nel conservare distinte una parte laterale, una centrale ed una basale. Anche se il suo ruolo in varie funzioni non collegate con le emozioni ci induce oggi a rivedere la tradizionale attribuzione dell’etichetta di centro-chiave nell’elaborazione emozionale, la sua importanza nella regolazione delle risposte alla paura e ad emozioni e sintomi a questa  correlate o assimilabili (ansia, fobie, panico, ecc.) è fuori discussione.

I neuroni dell’amigdala esprimono un tipo di canali ionici che fungono da sensori dell’acido, detti ASIC1a (da acid sensing ion channel 1a), i quali sono attivati in vitro dalla caduta del pH e sono importanti nei meccanismi molecolari che hanno luogo nelle reazioni di paura. Ziemann e colleghi del Medical Scientist Training Program, Department of Molecular Physiology and Biophysics, College of Medicine, University of Iowa, hanno ipotizzato che le cellule nervose amigdaloidee sono in grado di sentire direttamente la paura mediante il rilievo della riduzione della concentrazione idrogenionica da parte dei canali ionici, ed hanno sottoposto questa ipotesi a verifica sperimentale (Ziemann A. E., et al. The amygdala is a chemosensor that detects carbon dioxide and acidosis to elicit fear behavior. Cell 139, 1012-1021, 2009).

 L’inalazione di CO2 si è dimostrata in grado di ridurre i valori del pH nell’encefalo dei topi sottoposti ad esperimento, e generare in loro il comportamento tipico della paura. I ricercatori hanno allora provveduto ad eliminare e inibire i canali ASIC1a, per valutarne il ruolo: sia l’inibizione che l’eliminazione riduceva marcatamente l’effetto normale di evocazione della paura da ipercapnia. Nei topi ASIC1a null, ossia geneticamente privi di questo tipo di canale ionico e incapaci di sviluppare la reazione di paura da inalazione di CO2, l’espressione localizzata all’amigdala di ASIC1a ristabiliva la capacità di risposta fisiologica.

Il tamponamento del pH nei roditori riduceva il comportamento legato alla paura, mentre la riduzione diretta del pH dell’amigdala mediante microiniezioni locali riproduceva gli effetti della CO2.

La sperimentazione condotta dal gruppo di Ziemann indica che l’amigdala funziona come un importante chemosensore che rileva ipercapnia e acidosi, avviando le reazioni comportamentali corrispondenti, e fornisce una risposta ad un problema insoluto per gli psichiatri, ossia in che modo l’inalazione di CO2 possa indurre attacchi di panico nell’uomo.

In conclusione, si può osservare che quanto emerso da questo lavoro potrebbe fornire una nuova traccia per la comprensione degli eventi molecolari e delle differenze individuali nello sviluppo dei disturbi dello spettro dell’ansia e dello stress.

 

Roberto Colonna   

BM&L-Gennaio 2010

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]