LA SCOPERTA DEL RUOLO DI CD38 FA PENSARE ALL’AUTISMO

 

 

La glicoproteina di membrana CD38, espressa in vari tipi cellulari del sistema immunitario, č presente anche nella membrana plasmatica dei neuroni dell’encefalo con un ruolo che non era stato definito fino alla recente ricerca di Jin, Liu e colleghi (Jin D., Liu H. X. et al. CD38 is critical for social behaviour by regulating oxytocin secretion. Nature 446, 41-45, 2007).

I ricercatori hanno rilevato che CD38 č richiesta per la regolazione del comportamento sociale da parte dell’ossitocina.

Nei topi knockout per Cd38, le femmine presentavano una disorganizzazione del comportamento materno e i maschi una ridotta memoria sociale. Complessivamente questo fenotipo ricalcava quello dei ceppi knockout per l’ossitocina e per i recettori dell’ossitocina.

Cercando i possibili collegamenti fra CD38 e l’ormone peptidico, i ricercatori hanno notato che i topi con deficit genetico della glicoproteina di membrana (Cd38-/-) avevano livelli di ossitocina bassi nel sangue e nel liquor, ed alti nell’ipofisi e nell’ipotalamo. Inoltre, nella zona di contatto neurovascolare, questi animali presentavano molte vescicole a “core” denso contenenti l’ormone. Tali rilievi indicavano che l’ossitocina, in assenza della glicoproteina di membrana, era normalmente prodotta ed accumulata nei granuli di secrezione, ma non poteva essere rilasciata.

Il mancato rilascio causava i disturbi del comportamento prima menzionati, ma bastava l’iniezione di ossitocina sottocute per normalizzare i roditori.

Allora i ricercatori hanno portato, mediante lentivirus, il gene umano per CD38 nei neuroni del terzo ventricolo dei topi, ottenendo la normalizzazione dei livelli di ossitocina extracellulare e della memoria sociale.

La sperimentazione č stata poi rivolta ad accertare il meccanismo mediante il quale la glicoproteina regola la secrezione del peptide.

E’ noto che CD38 catalizza la genesi extracellulare di cADPR e lo trasporta attraverso la membrana nella cellula dove mobilizza il calcio dai depositi intracellulari. L’insieme degli esperimenti condotti dai ricercatori giapponesi dimostra che le due funzioni di CD38, di enzima e di trasportatore, sono entrambe necessarie per il normale rilascio di ossitocina indotto da Ca2+.

Questi risultati consentono di ipotizzare che disturbi diversi dello sviluppo siano all’origine dei sintomi autistici quando sia compromessa la funzione di CD38.

 

L’autrice della nota ringrazia Isabella Floriani per la correzione della bozza.

 

Diane Richmond

BM&L-Aprile 2007

www.brainmindlife.org