UNA POSSIBILE BASE PER L’AUTOCONTROLLO

 

 

La programmazione e l’esecuzione di azioni intenzionali ha una parte molto importante nella nostra vita quotidiana, sia negli aspetti più personali e privati che attengono alla cura di sé ed alle faccende domestiche, sia in quelli più tecnici e pubblici che riguardano l’attività lavorativa e i rapporti sociali. La ricerca volta ad accertare le basi neurali di questi importanti processi, ha fornito risultati che suggeriscono l’esistenza di una via finale comune per tutte le decisioni, indipendentemente dalla natura dell’oggetto in questione. Per questo motivo, l’identificazione delle base neurobiologica dell’inibizione di un piccolo atto in procinto di esecuzione, potrebbe rivelare la sede fisiologica di uno dei processi più frequentemente impiegati dai nostri automatismi cognitivi.

Brass ed Haggard hanno studiato nell’uomo le reti neuroniche responsabili dell’esecuzione o della sospensione di azioni programmate intenzionalmente (Brass M. & Haggard P., To do or not to do: the neural signature of self-control. J. Neurosci. 27, 9141-9145, 2007).

Impiegando la risonanza magnetica funzionale (functional magnetic resonance imaging o fMRI), i due ricercatori hanno studiato l’attivazione delle aree corticali di soggetti volontari sottoposti a prove in cui questi erano preparati a premere un tasto, ma poi reprimevano l’azione all’ultimo momento. I reperti funzionali sono stati confrontati con quelli derivati da esperimenti in cui l’azione veniva portata a termine come programmato.

E’ risultata una differenza rilevante e significativa nella porzione dorsale della corteccia fronto-mediana (dorsal frontomedian cortex, dFMC), che appariva particolarmente attiva quando la persona, in procinto di premere il tasto, decideva di non farlo più all’ultimo istante.

I reperti fMRI di  Brass ed Haggard provano che la dFMC è attivamente implicata nell’inibizione di azioni già avviate all’esecuzione, perciò i due ricercatori ipotizzano che i circuiti di quest’area della corteccia del lobo frontale siano alla base del self-control.

 

Lorenzo L. Borgia

BM&L-Novembre 2007

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