IL BACIO, LA SUA FISIOLOGIA E LA SUA ORIGINE

 

 

(QUARTA PARTE)

 

 

DAL BACIO AL CERVELLO. L’atto di baciarsi è generalmente istintivo e spontaneo e, perciò, si ritiene possa veicolare informazioni di tipo neuropsicologico. In altre parole, le caratteristiche motorie e gestuali del bacio potrebbero rivelare aspetti della sua organizzazione funzionale nel cervello.

Lo psicologo Onur Güntürkün della Ruhr-University di Bochum, in Germania, ha osservato 124 coppie che si baciavano in luoghi pubblici in tre diversi paesi: Stati Uniti, Turchia e Germania. Studiando il movimento nell’osculazione ha notato che l’inclinazione del capo verso destra, prima che le labbra si toccassero, era due volte più frequente dell’inclinazione a sinistra. Il fenomeno non poteva essere spiegato come conseguenza della destrimania, perché la prevalenza d’uso della mano destra è quattro volte più frequente della tendenza ad inclinare a destra il capo prima di baciare. Per questo,  Güntürkün ha ipotizzato, per questa preferenza automatica nel bacio, un’origine indipendente dalla scelta della manualità, considerandola collegata alla prevalenza del controllo corticale da parte dell’emisfero sinistro (lateralità sinistra), che induce la preferenza dell’antimero destro, ma modulata anche da altri fattori la cui epoca di sviluppo si collocherebbe fra la fine della gestazione e l’infanzia.

Un ulteriore approfondimento delle caratteristiche di questa asimmetria, potrebbe fornire qualche elemento di importanza non del tutto trascurabile per la comprensione dell’organizzazione di altre funzioni cognitivo-strumentali, a partire da alcune localizzazioni pressoché costanti (coscienza spaziale a destra, linguaggio a sinistra) e dal ruolo giocato dai fattori culturali e dal complesso delle esperienze di apprendimento che modulano postura, gestualità e dinamica psicomotoria in genere.

Altri studiosi hanno seguito un indirizzo diverso per interpretare la tendenza ad inclinare il capo a destra, attribuendo importanza all’educazione e all’ambiente.

Alcuni studi indicano che l’80% delle madri, indipendentemente dal fatto che siano destrimani o mancine, mettono i bambini nella culla in modo che siano alla propria sinistra, così che questi per trovare il contatto con la madre e il suo calore, imparano a girarsi verso destra. Trovare calore e protezione nella prima infanzia con questo movimento dovrebbe, secondo alcuni, aver creato una memoria associativa positiva in grado di influenzare lo sviluppo di una preferenza automatica nell’età adulta.

Addirittura alcuni psicologi hanno sostenuto che coloro che baciano inclinando la testa a sinistra mostrano meno amore e calore di coloro che preferiscono l’inclinazione più comune[1].

Una congettura, basata sull’attribuzione all’emisfero destro di una maggiore attività nelle risposte emotive, vuole che si abbia la flessione del collo a destra perché questa espone la guancia sinistra controllata dall’emiencefalo più emotivo. In altri termini, l’inclinazione sarebbe guidata da una reazione emozionale.

Queste interpretazioni sono state messe alla prova e confutate dal naturalista Julian Greewood e dai suoi colleghi dello Stranmillis University College di Belfast, i quali hanno rilevato nel 77% di 240 studenti l’inclinazione a destra del capo nel baciare una bambola, sia sulla guancia, sia sulle labbra[2]. La percentuale della preferenza rilevata nel baciare un oggetto inanimato con funzione di surrogato analogico, era molto vicina a quella riscontrata in 125 coppie osservate a Belfast durante l’osculazione: 80% delle volte.

Sulla base di questo studio sembra si possa dare credito all’ipotesi che giustifica la prevalenza a destra in termini psicomotori, piuttosto che emozionali, confermando la tesi di Güntürkün.

 

[Continua]

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza e i colleghi del Seminario Permanente sull’Arte del Vivere.

 

Diane Richmond

BM&L-Aprile 2008

www.brainmindlife.org

 

 



[1] Cfr. p. 29 di Chip Walters, Affairs of the lips. Sci. Am. Mind 19 (1): 24-29, 2008.

 

[2] Diane Barrett, Julian G. Greenwood and John McCullagh, Kissing Laterality and Handedness. Laterality: Asymmetries of the Body, Brain, and Cognition 11 (6): 573-579, 2006.