IL BACIO, LA SUA FISIOLOGIA E LA SUA ORIGINE

 

 

(TERZA PARTE)

 

 

IPOTESI SULLA FUNZIONE BIOLOGICA DEL BACIO. Il difficile compito di provare ad accertare un probabile ruolo biologico del bacio, è stato affrontato da Gallup e collaboratori mediante studi psicologici dai quali sono state tratte conclusioni accettate da molti studiosi; tuttavia, la lettura dei lavori presenta risultati -qui di seguito discussi- che si prestano ad interpretazioni diverse da quelle proposte dagli autori.

Gordon Gallup, psicologo evoluzionista della State University of New York ad Albany, ritiene che la fusione delle labbra si sia evoluta a sostegno della selezione nell’accoppiamento, conservando tale ruolo nella realtà umana. In particolare, attraverso il bacio, gli organismi verrebbero a conoscenza della loro compatibilità genetica.

Questa tesi avrebbe trovato conferma in uno studio al quale hanno partecipato 122 donne e 58 uomini: il 59% degli uomini e il 66% delle donne ha affermato di aver provato attrazione per un partner ma, dopo il primo bacio, l’attrazione è svanita. Secondo Gallup questo proverebbe l’esistenza di uno scambio di informazioni genetiche in grado di agire sul cervello -non si sa bene come- determinando la tendenza inconscia ad allontanarsi da quel partner. Non si prendono in considerazione ragioni di carattere culturale o attinenti alla psicologia individuale.

Su queste conclusioni si possono sollevare dubbi in base a considerazioni quasi banali, come quelle relative alle motivazioni che spingono a baciare una persona ed alla facilità con la quale oggi ciò avviene.

Infatti, se l’attrazione che porta a desiderare di baciare o avere un rapporto sessuale è fortemente determinata da un bisogno, si è indotti ad essere poco selettivi nella scelta; quando il bisogno è stato soddisfatto, l’importanza delle caratteristiche del partner, inclusa l’assenza del piacere nel baciarlo, emerge suggerendo di non ripetere l’esperienza. Un’altra osservazione riguarda la facilità con la quale gli adolescenti oggigiorno si baciano sulla bocca ed hanno rapporti sessuali, frequentemente non considerando questi atti espressione di sentimenti e parte di una relazione amorosa ma, spesso, uno dei modi per scegliere il partner o solo per provare piacere. Separare il bacio intimo dai sentimenti e moltiplicarne le occasioni, può ben rendere conto del frequente verificarsi di episodi di “primo bacio” che non hanno avuto un seguito, soprattutto in una società come quella americana in cui la scelta del partner in base al primo bacio è un vecchio e resistente mito dell’educazione, della letteratura, del teatro e del cinema, come ci ricorda il film del 2005 “Hitch”.

Gallup sostiene anche che il bacio abbia un ruolo nel determinare la prosecuzione di un rapporto di coppia, secondo due diverse tendenze sessuali, ed evince questa convinzione dalle risposte di 1041 giovani studenti di entrambi i sessi.

La maggior parte dei ragazzi ha dichiarato di considerare un bacio intenso e partecipato, come un modo per procedere verso il rapporto sessuale, mentre le ragazze hanno prevalentemente riferito di ritenerlo un segno di un più profondo coinvolgimento emotivo “valutando non solo se l’altra persona possa essere una fonte di DNA di prima qualità, ma anche se possa essere un partner di lungo termine”[1].

Anche in questo caso, Gallup e le sue due colleghe considerano ininfluenti i fattori culturali e trascurabile l’importanza della coscienza della singola persona e, pertanto, considerano le differenze fra i due sessi conseguenze deterministiche di due programmi biologici prefissati. Secondo loro, poiché le femmine[2] devono investire una maggiore quantità di energia per generare ed allevare figli ed hanno un lasso di tempo fertile più limitato rispetto ai maschi, necessitano di una maggiore attenzione nella scelta del partner perciò, a tal fine, acquisiscono dal bacio informazioni relative non solo alla qualità del compagno come padre biologico, ma anche al grado di coinvolgimento affettivo dal quale dipende il legame che può garantire una partecipazione alla cura della prole.

Come si vede, una concezione che nega una specificità umana. Ma, lasciando al lettore ogni considerazione al riguardo, notiamo la mancanza in questi studi del dato biologico che giustifichi queste tesi che, indipendentemente dal fatto che siano giuste o meno, appaiono precostituite e non sottoposte ad una procedura di verifica sperimentale.

Ma, prima di trattare dei messaggi molecolari che effettivamente sono trasmessi con l’osculazione, consideriamo un aspetto neuropsicologico curioso e davvero interessante.   

 

[Continua]

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza e i colleghi del Seminario Permanente sull’Arte del Vivere.

 

Nicole Cardon

BM&L-Aprile 2008

www.brainmindlife.org

 



[1] Citato alla pagina 28 [nostra traduzione] di Chip Walters, Affairs of the lips. Sci. Am. Mind 19 (1): 24-29, 2008. Per approfondimenti si veda: Gordon G. Gallup Jr., Susan M. Huges and Marissa A. Harrison, Sex Differences in Romantic Kissing among College Students: An Evolutionary Perspective. Evolutionary Psychology 5 (3): 612-631, 2007.

 

[2] “Females”, letteralmente, nella dichiarazione di Gallup a commento del suo studio ai microfoni della BBC, nel settembre del 2007.