ARIANNA E PENELOPE: L’EQUILIBRIO FRA PROCEDERE E RESISTERE

 

 

Un’analisi psicologica affascinante, condotta sul filo della costante interpretazione dell’esperienza psichica personale e presente nella chiave dell’elaborazione simbolica, figurale e narrativa della cultura greca, si è dipanata in un percorso di senso che ha collegato Arianna a Penelope nell’ultimo incontro del Seminario Permanente sull’Arte del Vivere della Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia.

Il bel volume di Maurizio Bettini (M. Bettini, Arianna. Edizione pregiata fuori commercio a tiratura limitata per conto della Società San Zanobi di Firenze) ha fornito gli spunti iniziali per una fuga metonimica fra le innumerevoli rappresentazioni ed interpretazioni della figura mitica che fornì il filo all’adolescente Teseo nel labirinto della vita adulta. Il testo omerico dell’Odissea ha costituito, invece, il punto di partenza per l’elaborazione psicologica delle interpretazioni del ruolo della sposa di Ulisse dall’antica Grecia a James Joyce.

Il filo di Arianna, passando per quello delle Parche, le filatrici, giunge fino a quello tessuto nella tela di Penelope, svelando il mistero che lega il senso del soggetto all’esperienza del tempo.

Il lavoro condotto su questo argomento dai partecipanti al seminario, getterà un ponte fra l’esperienza psichica della Cura -approdo della ricerca fin qui condotta- e questa nuova tappa, costituita dall’equilibrio fra il procedere e il resistere.  

 

Isabella Floriani

BM&L-Aprile 2006

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