AMIGDALA E STRIATO ACCOPPIATI PER LA MEMORIA

 

 

Il raggruppamento nucleare neuronico che costituisce l’amigdala baso-laterale (ABL o BLA da basolateral amygdala), la cui attività è accresciuta da eventi che evocano emozioni, media gli effetti di facilitazione che le risposte emotive esercitano sui processi di formazione delle memorie. Si ritiene, in particolare, che questi neuroni rinforzino i processi di immagazzinamento (storage) nelle strutture alle quali inviano gli assoni; fra queste vi sono le formazioni del corpo striato che intervengono nel costituirsi delle abitudini[1].

Popescu, Popa e Paré del Center for Molecular & Behavioral Neuroscience, Rutgers State University in Newark (New Jersey), hanno studiato l’attività elettrica delle unità ed hanno registrato i potenziali di campo locali (LFP, da local field potential) nella BLA, nello striato, nella corteccia uditiva e nei nuclei intralaminari del talamo, di gatti esercitati in una prova stimolo/risposta, in cui l’esecuzione di uno dei due toni acustici impiegati per il training, annunciava una ricompensa (Popescu A. T., Popa D. e Paré D. Coherent gamma oscillations couple the amygdala and striatum during learning. Nature Neuroscience [Epub ahead of print] M. 10, 2009).

I potenziali di campo locali (LFP) dei neuroni della BLA presentavano la massima coerenza con l’attività gamma dello striato; non si registrava nulla di simile per gli LFP corticali e talamici. Le infusioni di muscimolo nei neuroni della BLA riducevano selettivamente la corrente gamma nello striato. Inoltre, l’accoppiamento di attività di unità dello striato con la BLA, si accresceva quando la frequenza gamma degli LFP aumentava.

I toni acustici, nelle fasi iniziali dell’addestramento dei gatti, indipendentemente dal fatto che si trattasse del tono associato a ricompensa o di quello non associato, generavano un modesto incremento nella coerenza gamma BLA-striato. Col procedere dell’addestramento e il progredire dell’apprendimento, l’accoppiamento γ aumentava selettivamente in relazione al tono che precedeva la ricompensa.

Questi risultati suggeriscono che le oscillazioni gamma coerenti coordinano le interazioni amigdalo-striatali durante l’apprendimento e, perciò, potrebbero facilitare la plasticità sinaptica.

 

Roberto Colonna

BM&L-Giugno 2009

www.brainmindlife.org

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

 

 



[1] L’abitudine e la sensibilizzazione costituiscono i due sottotipi della memoria non-associativa, la cui principale base neurobiologica si ritiene che risieda nei sistemi del tronco encefalico. Per collocarla concettualmente, si tenga conto della classificazione di origine neuropsicologica attualmente impiegata nello studio della neurobiologia della memoria e dell’apprendimento: MEMORIA DICHIARATIVA, distinta in M. Episodica e M. Semantica; MEMORIA NON-DICHIARATIVA, distinta in M. Procedurale e M. Implicita (associativa, non-associativa e impressiva o priming). Per un’illustrazione delle caratteristiche dei vari tipi di memoria e delle principali basi neurali, si rimanda alla scheda introduttiva dell’Aggiornamento “La Memoria e il Sonno”, nella sezione AGGIORNAMENTI di questo sito.