Meccanismi
del dolore neuropatico specifici per ciascun sesso
ROBERTO COLONNA
NOTE E
NOTIZIE - Anno XXII – 15 febbraio 2025.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
Da molti anni la ricerca sul
dolore ha tracciato una netta linea di demarcazione tra le basi neurobiologiche
della risposta nocicettiva acuta e i processi alla base di tutte le forme di
sofferenza che rientrano nel concetto clinico di dolore cronico. Da
quasi due decenni si è rilevata la prevalenza del valore protettivo per
l’organismo della reazione algica acuta, in contrapposizione con la prevalenza
di processi nocivi per l’organismo propri della sofferenza cronica, in cui si
rileva difetto di inibizione discendente[1],
ipereccitabilità dei nocicettori[2],
intervento di sub-popolazioni dei corni posteriori del midollo spinale e della
RVM, il ruolo della ACC, dell’amigdala e di altre aree dell’elaborazione
emotiva, l’intervento della corteccia e di fattori psicologici, che nel loro
insieme configurano un quadro più simile a uno stato patologico che al perdurare
di una reazione acuta a stimoli potenzialmente dannosi[3].
Il dolore cronico è
considerato una delle maggiori cause di disabilità, che riguarda le donne in
numero maggiore degli uomini. Differenti cellule immunitarie contribuiscono a
questa divergenza sessuale, ma i meccanismi, specialmente nelle femmine, non
sono ancora stati accertati.
Churmy Y. Fan e colleghi hanno condotto uno studio che ha definito interessanti
meccanismi immunitari sesso-specifici.
(Fan
C. Y. et al., Divergent
sex-specific pannexin-1 mechanisms in microglia and T cells underlie neuropathic
pain. Neuron – Epub ahead of print doi: 10.1016/j.neuron.2025.01.005, 2025).
La
provenienza degli autori è
la seguente: Faculty of Veterinary Medicine,
University of Calgary, Calgary, Canada; Department of Physiology and
Pharmacology, Hotchkiss Brain Institute, University of Calgary, Calgary (Canada);
Department of Clinical Neurosciences, Hotchkiss Brain Institute, University of
Calgary, Calgary (Canada); Department of Microbiology, Immunology and
Infectious Diseases, Snyder Institute For Chronic Diseases, University of
Calgary, Calgary (Canada); Departments of Psychology and Anesthesia and Faculty
of Dentistry, Alan Edwards Centre for Research on Pain, McGill University,
Montreal (Canada); Alberta Children's Hospital Research Institute, University
of Calgary, Calgary, Canada; Annie Charbonneau Cancer Institute, University of
Calgary, Calgary (Canada); Department of Biochemistry and Molecular Biology,
University of Calgary, Calgary (Canada); Faculty of Veterinary Medicine,
University of Calgary, Calgary, Canada; Department of Physiology and
Pharmacology, Hotchkiss Brain Institute, University of Calgary, Calgary (Canada).
In queste osservazioni sperimentali, Churmy Y. Fan e colleghi dimostrano che i canali
pannexina-1 (Panx1) presenti sulla microglia e sulle cellule T causano in
maniera differenziata allodinia meccanica, un sintomo debilitante del dolore
neuropatico. Nei roditori maschi, Panx1 determina il rilascio da parte
della microglia del vascular endothelial growth factor-A (VEGF-A). Il knockdown
cellula-specifico dei Panx1 microgliali o il blocco farmacologico del recettore
VEGF attenuava l’allodinia nei maschi con danno nervoso.
Nelle femmine il danno
nervoso determinava un incremento di cellule T CD8+ e dei livelli di
leptina. Il rilascio di leptina dalle cellule T CD8+ era
dipendente da Panx1, e l’iniezione intratecale di anticorpi neutralizzanti la
leptina curava l’allodinia rigorosamente sesso-specifica. La sperimentazione è
proseguita col trasferimento adottivo di T CD8+ derivate dalle
femmine, causando una forte allodinia, che poteva essere prevenuta da un
anticorpo neutralizzante la leptina o dal knockdown del piccolo RNA
interferente della leptina (siRNA).
Ricapitolando, possiamo esprimere
così in sintesi i risultati salienti:
-
i canali Panx1 inducono meccanismi immuni
sesso-specifici nel dolore neuropatico;
-
VEGF della microglia media l’allodinia nei roditori
maschi;
-
la leptina delle cellule T CD8+ causa
allodinia nelle femmine;
-
interventi sesso-specifici per dolore neuropatico si
possono volgere su leptina e VEGF.
Considerando gli esiti di questa
sperimentazione nella prospettiva della terapia medica, si può osservare che gli
approcci centrati su Panx1 potrebbero alleviare il dolore neuropatico in
entrambi i sessi, mentre i trattamenti diretti a cellule T o leptina potrebbero
portare, in clinica, benefici sesso-dipendenti alle donne.
L’autore della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle
recensioni di
argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito
(utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-15 febbraio 2025
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Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come
organizzazione scientifica e culturale non-profit.
[1] Difetto del meccanismo
analgesico intrinseco costituito dall’azione inibitoria delle vie discendenti
che prendono origine dal grigio periacqueduttale.
[2] Per abbassamento della soglia e
accentuazione della risposta, con particolari alterazioni molecolari.
[3] Cfr. nella sezione “IN CORSO”
del sito: Dolore cronico e danno neurodegenerativo. BM&L-Italia,
Firenze 2010.