Dimostrato per la prima volta un ruolo di GAL3 in ansia e depressione

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XII – 03 maggio 2014.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Se oltre un secolo fa le condizioni della vita quotidiana indussero Sigmund Freud ad introdurre l’espressione “logorio della vita moderna” e qualche decennio dopo Walter Cannon a tracciare in Men under pressure un profilo degli effetti patologici dello stress quotidiano, non può certo meravigliare che con lo stile di vita attuale si assista ad una escalation dei disturbi dello spettro dell’ansia, delle sindromi depressive da stress e di genesi o aggravamento di sintomi per patogenesi psiconeuroimmunologica o psicosomatica.

I neuropeptidi sono importanti modulatori di questi disturbi e, fra tali molecole, la galanina (GAL) è stata implicata in vari comportamenti associati all’ansia e alla depressione, anche se fino ad oggi non sono stati studiati analiticamente i sotto-tipi recettoriali per stabilire quale o quali di questi possano essere rilevanti nella genesi dei disturbi. Susanne M. Brunner e numerosi colleghi sono stati i primi ad esaminare il ruolo dei recettori GAL3 in comportamenti collegati ad ansia e depressione, impiegando topi con difetto del recettore GAL3. L’interessante lavoro fornisce evidenze a sostegno di una partecipazione di questo sotto-tipo recettoriale a processi come quelli implicati nella patogenesi dei disturbi da stress, e giustifica la proposta degli autori di considerare questa molecola come un bersaglio per nuove strategie terapeutiche (Brunner S. M., et al. GAL3 receptor KO mice exhibit an anxiety-like phenotype. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.1318066111, 2014).

La provenienza degli autori dello studio è la seguente: Laura Bassi Centre of Expertise – Therapeutic Application of Neuropeptides (THERAPEP), Research Program for Receptor Biochemistry and Tumor Metabolism, Department of Pediatrics and Department of Dermatology, Paracelsus University, Salzburg (Austria); Research Unit of Translational Neurogastroenterology, Institute of Experimental and Clinical Pharmacology, Medical University of Graz (Austria); Department of Cell Biology, Physiology and Immunology, Institute of Neurosciences, Autonomic University of Barcelona (Spagna); Department of Pharmacology, Medical University of Innsbruck, Innsbruck (Austria).

Il neuropeptide galanina (GAL) è ampiamente distribuito nel sistema nervoso centrale e periferico. È noto come modulatore di vari processi fisiologici e patologici e i suoi effetti sono mediati da tre recettori accoppiati a proteine G (recettori GAL1-3). Il ruolo di modulatore del tono dell’umore e dei processi che generano l’ansia è stato suggerito per GAL da tempo, in ragione della densa e diffusa espressione del peptide e dei suoi recettori nelle cellule del cosiddetto “sistema limbico” dei roditori.

In anni recenti, numerosi studi condotti su modelli sperimentali animali, hanno fornito prove che suggeriscono l’implicazione funzionale di GAL e dei recettori GAL1 e GAL2 in comportamenti considerati equivalenti delle manifestazioni sintomatologiche umane dell’ansia e della depressione. I dati riguardanti GAL3 sono invece, fino allo studio qui recensito, scarsi e frammentari. Per questa ragione, Susanne M. Brunner e colleghi hanno studiato il comportamento di topi totalmente mancanti dei recettori GAL3, cioè GAL3-KO mice, per verificare se questi recettori, spesso negletti, avessero un ruolo negli effetti fisiologici e patologici attribuiti al peptide.

I topi GAL3-KO hanno fatto registrare uno sviluppo fisico e un comportamento nell’accoppiamento normale. Lo studio, accanto ai classici test comportamentali, ha realizzato una caratterizzazione fenotipica che ha incluso analisi ematologiche, profilo degli aminoacidi, del metabolismo e della funzione viscero-effettrice delle ghiandole sudoripare (sudomotoria).

A differenza dei compagni di lettiera a genotipo naturale, i GAL3-KO di sesso maschile presentavano un fenotipo similansioso (anxiety-like) in varie prove standard (elevated plus maze, open field, light/dark box test); presentavano una minore tendenza all’affiliazione sociale, rispetto agli animali a genotipo naturale, in un test di interazione sociale.

In conclusione, il complesso dei dati emersi da questa sperimentazione suggerisce una partecipazione dei recettori GAL3 agli effetti mediati dal neuropeptide sull’umore, sull’ansia e sul comportamento, giustificando la sperimentazione di strategie di trattamento con questo recettore come bersaglio.

 

L’autore della nota invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-03 maggio 2014

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