Evidenze di ereditarietà per memoria di funzionamento, attività cerebrali e
disturbi mentali
LEOPOLDO ACKER
NOTE
E NOTIZIE - Anno XII – 22 febbraio 2014.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli
oggetti di studio dei soci componenti lo staff
dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
Il set di geni che controlla l’attività dei canali cationici regolati da voltaggio è associato alla working memory: l’associazione è estremamente evidente in giovani ed anziani in buona salute. La stessa associazione è stata rilevata nella schizofrenia e, infine, lo stesso set di geni è associato ad attività nella corteccia parietale e nel cervelletto.
Tutte queste
osservazioni sono state riportate in uno studio di prossima pubblicazione su Neuron, realizzato grazie all’apporto di
numerosissimi ricercatori europei ed americani (Heck A., et al., Converging
Genetic and Functional Brain Imaging Evidence Links Neuronal Excitability to
Working Memory, Psychiatric and Brain Activity. Neuron – Epub ahead of print
doi: 10.1016/j.neuron.2014.01.010, 2014).
Dei 14 dipartimenti, centri ed
istituti di provenienza degli autori citiamo i seguenti: Division of Molecular
Neuroscience, Department of Psychology, University of Basel, Basel (Svizzera);
Psychiatric University Clinics, Department of Psychology, University of Basel,
Basel (Svizzera); Department of Psychiatry, Technical University of Munich,
Munich (Germania); Department of Psychiatry, University of Bonn, Bonn
(Germania); Center for Human Genetic Research, Massachusetts General Hospital,
Boston, MA (USA); Department of Genetics, University of North Carolina at
Chapel Hill, NC (USA).
La working memory, corrispondente alla capacità di mantenere attivamente in memoria informazioni rilevanti durante l’esecuzione di un compito cognitivo, è un tratto ereditabile. Difetti della working memory sono caratteristici di molti disturbi psichiatrici. Su questa base, gli autori dello studio hanno eseguito analisi genetiche estese all’intero genoma (genome-wide gene set enrichment analyses) in numerosi e indipendenti set di dati relativi a soggetti giovani ed anziani in buone condizioni di salute psichica, per un totale di 2.824 volontari, e in un campione di schizofrenia caso/controllo di grande scala, per un totale di 32.143 persone affette dal disturbo psicotico. Il set di geni voltage-gated cation channel activity, costituito da geni ritenuti responsabili dell’eccitabilità neuronica, era fortemente associato al livello di prestazione in compiti legati alla working memory, a tutte le età dei soggetti sani e nella schizofrenia.
Sono stati studiati i cervelli in attività di 707 dei partecipanti in buona salute psichica, mediante neuroimmagini funzionali. I rilievi hanno consentito di associare il set di geni studiato all’attività collegata alla working memory nella corteccia parietale, ma anche nel cervelletto.
I risultati di questo studio suggeriscono che le analisi di set di geni possono contribuire alla dissezione del sostrato molecolare delle dimensioni cognitive, dell’attività dell’encefalo e della psicopatologia
L’autore della nota invita alla
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