Evitamento indotto da una via abenulare al mesencefalo ventrale

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno X – 07 luglio 2012.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’abenula, con le sue formazioni e la sua struttura interna, ha affascinato generazioni di studiosi che hanno cercato di chiarire il mistero del suo ruolo fisiologico. Forse anche la localizzazione topografica, in prossimità e continuità con  l’epifisi, la ghiandola pineale che Cartesio ritenne sede dell’anima, ha contribuito ad attrarre l’attenzione di morfologi e fisiologi. La messe di dati raccolti sulle funzioni cui prendono parte le formazioni dell’abenula non si presta ad una sintesi schematica, tuttavia il ruolo di alcune vie di connessione con altre aree encefaliche comincia a delinearsi con chiarezza. Ad esempio, è noto che il fascio di proiezione che va dal nucleo laterale dell’abenula al mesencefalo ventrale trasmette segnali negativi per i sistemi neuronici a ricompensa connessi col piacere e con il rinforzo delle esperienze. Alice M. Stamatakis e Garret D. Stuber hanno indagato le conseguenze comportamentali dell’attivazione di questa via  (Alice M. Stamatakis & Garret D. Stuber, Activation of lateral habenula inputs to the ventral midbrain promotes behavioral avoidance. Nature Neuroscience [Epub ahead of print doi:10.1038/nn.3145], 2012).

La provenienza degli autori è la seguente: University of North Carolina Neurobiology Curriculum, Neuroscience Center, Chapel Hill (North Carolina, USA); Departments of Psychiatry & Cellular and Molecular Physiology, University of North Carolina, Chapel Hill (North Carolina, USA).

Nelle descrizioni anatomiche il trigono delle abenule, la commessura interabenulare, il tratto abenulo-interpeduncolare, il complesso dei nuclei abenulari con la stria midollare del talamo situata poco al di sopra e lateralmente, costituiscono un insieme di piccole formazioni poste al crocevia di connessioni molteplici e multiformi, verosimilmente rilevanti per numerosi processi che hanno luogo nella profondità mediana dell’encefalo o, per dirla con un’espressione immaginifica dei morfologi americani, nel “cuore del cervello”. Nonostante una grande mole di lavoro sperimentale, si sa ancora poco sulle funzioni fisiologiche dei nuclei abenulari. Sulla base di esiti sperimentali convincenti è stata suggerita una loro partecipazione ai meccanismi del sonno. Nell’uomo, l’abenula è relativamente piccola, tuttavia svolge un ruolo di integrazione sperimentalmente provato per diverse vie afferenti: olfattive, viscerali e somatiche. Lesioni che includono quest’area del diencefalo mediale, indicano che la sua integrità è necessaria per la regolazione di funzioni neuroendocrine e viscerali. L’ablazione circoscritta dell’abenula determina rilevanti alterazioni del metabolismo, della termoregolazione e del controllo delle funzioni endocrine.

I due nuclei abenulari, mediale e laterale, sono estesamente connessi e una descrizione completa delle afferenze e delle efferenze note si risolverebbe in una lunghissima elencazione; qui vogliamo ricordare, in funzione del lavoro recensito, le proiezioni in uscita dall’abenula laterale, che formano sinapsi soprattutto con neuroni del mesencefalo. Infatti, eccetto alcuni contingenti di fibre dirette ai nuclei del rafe, all’ipotalamo e al proencefalo basale, le principali connessioni in uscita sono all’area tegmentale ventrale (VTA), alla formazione reticolare mesencefalica e alla parte compatta della sostanza nera. In particolare, è noto che gli assoni provenienti da neuroni dell’abenula laterale e convergenti al mesencefalo ventrale, incluso il nucleo tegmentale rostromediale, trasmettono informazioni negative ai sistemi funzionali legati alla ricompensa, ma le conseguenze comportamentali delle attivazioni selettive di questa via rimangono inesplorate.

Stamatakis e Stuber hanno sperimentato nei topi l’esposizione a stimoli avversivi, studiando gli effetti che produceva sui sistemi del nucleo laterale dell’abenula. E’ risultato che l’esperienza inducente avversione era in grado di accrescere la conduzione eccitatoria da parte delle cellule nervose dell’abenula laterale sui neuroni post-sinaptici del nucleo tegmentale rostromediale.

Su questa base, i due ricercatori hanno impiegato l’attivazione optogenetica di questa via nervosa abenulo-mesencefalica per studiare le conseguenze comportamentali nei roditori. Una serie di esperimenti ha mostrato che l’attivazione della via indagata era in grado di promuovere evitamento comportamentale attivo, passivo e condizionato.

I dati emersi da questo studio indicano che il messaggio efferente dai neuroni dell’abenula laterale e diretto al mesencefalo ventrale è, in termini fisiologici, avversivo, ma può anche servire per rinforzare negativamente le risposte comportamentali.

 

L’autrice della nota ringrazia il professor Giovanni Rossi, che ha collaborato alla stesura del testo, e invita alla lettura delle numerose recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).

 

Diane Richmond

BM&L-07 luglio 2012

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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