Origine di parole e gesti dal cervello dei pesci

 

 

NICOLE CARDON

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno X – 30 giugno 2012.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’impiego della segnalazione acustica fra individui della stessa specie è ampiamente diffuso fra i vertebrati e, pur assumendo caratteristiche proprie, con manifestazioni tanto diverse quanto i suoni prodotti da un pesce e le modulazioni di senso di un monologo shakespeariano, può essere studiato con metodo comparativo in un’ottica filogenetica.

In tal modo, vari studi hanno evidenziato la presenza di comportamenti di segnalazione, mediante emissione di onde caratteristiche di ciascun tipo animale ed estese in una gamma che include lo spettro dell’udibile, nella maggioranza delle specie di pesci e nei quadrupedi (Andrew H. Bass & Boris P. Chagnaud, Shared developmental and evolutionary origins for neural basis of vocal-acoustic and pectoral-gestural signaling. Proceedings of the National Academy of Science USA [Published online ahead of print doi:10.1073/pnas.1201886109], 2012).

Gli autori dell’articolo hanno la seguente provenienza istituzionale: Department of Neurobiology and Behavior, Cornell University, Ithaca (New York, USA); Department of Biology II, Ludwig-Maximilians-University Munich (Martinsried, Germania).

Gli studi sullo sviluppo, nei pesci che producono suoni e nei mammiferi, indicano che le reti generanti il pattern centrale dedicato alla vocalizzazione, originano dallo stesso compartimento caudale del rombomero 8 spinale del rombencefalo[1].

Nell’insieme, le evidenze suggeriscono che la vocalizzazione e la sua base morfo-fisiologica, includente i meccanismi dell’accoppiamento delle funzioni vocale e respiratoria ampiamente diffusi tra i mammiferi, sono caratteri ancestrali degli animali muniti di scheletro osseo vertebrato.

I circuiti premotori-motori per le appendici pettorali, che funzionano nella locomozione e nella segnalazione acustica, si sviluppano nello stesso compartimento del rombomero spinale 8. Da ciò consegue che i fenotipi pettorali e vocali condividono nei pesci sia l’origine embriogenetica che i ruoli nella comunicazione acustica.

Questi risultati suggeriscono che l’accoppiamento di meccanismi vocali e pettorali di più elevata derivazione che si rileva nei quadrupedi, inclusi quelli adattati per la segnalazione gestuale ed acustica non-vocale, abbiano avuto origine nei pesci.

Studi comparativi, ulteriormente mostrano che le popolazioni neurali premotorie del rombomero 8 hanno proprietà neurofisiologiche specifiche e distinte, che codificano attributi comportamentali ugualmente ben individuati e caratteristici quali, ad esempio, la durata di un richiamo.

Il complesso dei dati emerso dalle più recenti ricerche condotte in questo campo, i cui aspetti più rilevanti sono stati fin qui riassunti, induce Andrew H. Bass e Boris P. Chagnaud a concludere che i cambiamenti innovativi nei circuiti neuronici, intervenuti nel corso della filogenesi, nell’ambito della configurazione (patterning) spazio-temporale dei meccanismi vocali e pettorali della comunicazione sociale, inclusa la segnalazione mediante repertori gestuali degli arti superiori, hanno origine evoluzionistica nella porzione caudale del rombencefalo dei pesci.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).

 

Nicole Cardon

BM&L-30 giugno 2012

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Ricordiamo che, nello sviluppo embrionario dell’encefalo dei mammiferi, nella fase a tre vescicole (vescicola del proencefalo, vescicola del mesencefalo e vescicola del rombencefalo) il rombencefalo è la terza vescicola, dalla quale origineranno, nella fase a cinque vescicole, il metencefalo (o vescicola metencefalica dalla quale derivano il cervelletto dorsalmente e il ponte ventralmente) e il mielencefalo (o vescicola mielencefalica dalla quale deriva il bulbo o medulla oblongata).