Nel sospetto ruoli distinti di amigdala e giro paraippocampico

 

 

GIOVANNI ROSSI

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno X – 19 maggio 2012.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La valutazione del grado di affidabilità delle informazioni che riceviamo dagli altri nelle comunicazioni e nelle transazioni della vita di tutti i giorni, è attuata di volta in volta e, convenzionalmente, si dice che è effettuata su base quotidiana. In altre parole, i processi che consentono il giudizio cosciente sono automatismi di rilevamento, comparazione ed estrazione di significato, che devono essere posti in essere nell’attualità della circostanza. Si tratta di una funzione utile e di cruciale importanza nella società contemporanea, per evitare il rischio di essere ingannati, sfruttati o frodati.

Il complesso di questi processi richiede integrità della base morfo-funzionale cortico-sottocorticale dei principali processi cognitivi e, pertanto, in varie forme di decadimento intellettivo senile o patologico può andare incontro ad una progressiva riduzione di efficienza, dalla quale possono derivare comportamenti apparentemente ingenui e superficiali, per i quali, spesso, i protagonisti imbastiscono giustificazioni indotte dal meccanismo psicologico difensivo della razionalizzazione.

Lo studio delle basi neurofunzionali di questa facoltà psichica, riveste perciò il massimo interesse anche per la distinzione fra stati patologici e atteggiamenti o comportamenti negligenti o imprudenti. Meghana A. Bhatt e colleghi hanno impiegato ripetutamente un gioco di transazione a due persone (two-persons bargaining game) e un modello di gerarchia cognitiva per valutare come i soggetti giudicano l’informazione inviata asimmetricamente da un giocatore all’altro (Bhatt M. A., et al. Distinct contributions of the amygdala and parahippocampal gyrus to suspicion in a repeated bargaining game. Proceedings of the National Academy of Science USA [Epub ahead of print doi:10.1073/pnas.1200738109], 2012).

La provenienza degli autori è la seguente: Beckman Research Institute, City of Hope, Duarte (CA, USA); Human Neuroimaging Laboratory, Virginia Tech Carilion Research Institute, Roanoke (VA, USA); Division of Social Sciences and Computation and Neural Systems, California Institute of Technology (CIT), Pasadena (CA, USA); Wellcome Trust Centre for Neuroimaging, University College London (UK).

Rinviando al testo della pubblicazione su PNAS USA per l’illustrazione dettagliata del setting, del contenuto delle prove e delle condizioni dell’esperimento, ci limitiamo a riferire che ciascuno dei volontari che ha preso parte allo studio, organizzato secondo il paradigma di due persone che entrano in rapporto di transazione, doveva valutare le informazioni ricevute dall’altro, mentre i ricercatori ne visualizzavano il cervello con una metodica di neuroimaging funzionale. Le valutazioni e le conseguenti decisioni dei volontari sono state poste in relazione con le configurazioni funzionali desunte dalle incidenze tomografiche, e analizzate sulla base del citato modello di gerarchia cognitiva.

Si ritiene che in queste circostanze il peso che si dà all’informazione sia il risultato di due fattori distinti: 1) il sospetto di base in rapporto alla situazione e 2) il sospetto generato dal comportamento dell’altro. Secondo un’ipotesi formulata dagli autori del lavoro, i cervelli umani mantengono una stima corrente della credibilità dell’interlocutore, pertanto si è messa alla prova l’esistenza di una tale funzione in ciascun partecipante rispetto al proprio partner sperimentale, e sono stati indagati i correlati neurali di questo processo.

Nel gioco, i venditori erano forzati a desumere il valore di un oggetto basato su segnali inviati da un possibile compratore.

E’ emerso che l’attività dell’amigdala era strettamente correlata con il sospetto di base, mentre le attivazioni nelle regioni dei giri paraippocampali dei due lati erano in evidente rapporto con l’incertezza indotta prova per prova dalla sequenza di affermazioni proposte dal compratore. In proposito, un’attenta analisi delle immagini ha consentito ai ricercatori di rilevare che, quanto meno i compratori apparivano credibili, tanto più le aree paraippocampali risultavano funzionalmente sensibili all’attivazione causata dall’incertezza sperimentata prova per prova.

Osserviamo che, negli studi di questo genere che sono venuti alla nostra attenzione, l’amigdala e la circonvoluzione paraippocampale sono state implicate nel giudizio di affidabilità delle informazioni come funzionalmente omogenee; pertanto, la differente valenza fisiologica delle due formazioni limbiche emersa in questo studio, sembra costituire una nuova acquisizione.

Gli autori del lavoro, ossia Bhatt, Lohrenz, Camerer e Montague, sostengono che dai reperti di neuroimmagine da loro ottenuti ed esaminati, si può dedurre che i ruoli dell’amigdala e della regione paraippocampale siano distinti e chiaramente separabili e, soprattutto, notano che tali ruoli corrispondono a quelli teorizzati nell’apprendimento e nella memoria.

 

L’autore della nota invita alla lettura delle recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).

 

Giovanni Rossi

BM&L-19 maggio 2012

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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