L’attivazione di nuovi neuroni facilita memoria e apprendimento
ROBERTO COLONNA
NOTE
E NOTIZIE - Anno X – 19 maggio 2012.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti
lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
E’ noto da
tempo che migliaia di interneuroni locali raggiungono il bulbo olfattivo dei
roditori adulti ogni giorno ma, nonostante gli intensi studi in questo campo ed
una discreta messe di risultati, l’effetto funzionale di questo processo rimane
elusivo. Mariana Alonso e colleghi hanno condotto uno studio che fornisce un piccolo
contributo per la comprensione del ruolo di queste cellule generate da un
processo di neurogenesi post-natale (Alonso M., et al. Activation
of adult-born neurons facilitates learning and memory. Nature Neuroscience [Epub ahead of print doi:10.1038/nn.3108], 2012).
Gli autori dello studio fanno riferimento ai seguenti istituti scientifici: Institut Pasteur,
Laboratory for Perception and Memory, Paris; Centre National de la Recherche Scientifique, Unité de Recherche Associée 2182, Paris; The Salk Institute for Biological
studies, Laboratory of Genetics, La Jolla, California.
Facendo esprimere selettivamente nel topo la channelrhodopsin nei neuroni nati per neurogenesi post-natale, i ricercatori hanno rilevato che la l’attivazione di queste cellule accelerava un difficile apprendimento discriminativo degli odori e migliorava la memoria. Tale miglioramento aveva luogo quando la fotoattivazione si verificava simultaneamente alla presentazione dell’odore, ma non quando la presentazione dell’odore ritardava di 500 millisecondi. Inoltre, l’apprendimento era facilitato quando venivano erogati lampi di luce a 40 Hz, ma non a 10 Hz.
Le registrazioni elettrofisiologiche delle cellule mitrali sia in vitro che in vivo rivelavano che stimoli della frequenza di 40 Hz, paragonati ad una stimolazione dell’ordine dei 10 Hz, producevano una rinforzata inibizione GABAergica.
Gli esperimenti volti a discriminare questo aspetto, hanno evidenziato che la facilitazione dell’apprendimento si verificava specificamente quando i neuroni fotoattivati erano generati durante la vita adulta.
L’insieme dei risultati ottenuti dai ricercatori francesi, per il cui dettaglio si rimanda alla lettura del testo dell’articolo originale, dimostra una relazione causale immediata fra l’attività dei nuovi neuroni prodotti durante la vita adulta dei roditori e la funzione del circuito del bulbo olfattivo, basata su memoria e apprendimento.
L’autore della nota invita alla
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