Rilevante per la sclerosi multipla un meccanismo C3-dipendente
NICOLE CARDON
NOTE
E NOTIZIE - Anno X - 21 gennaio 2012.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci componenti
lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
E’
noto che il cosiddetto priming della microglia predispone il cervello alla neurodegenerazione
e influenza la progressione patologica. Si comprende perciò l’interesse dei
ricercatori nel cercare di individuare i fattori e le condizioni che
determinano il cambiamento di stato funzionale delle cellule microgliali, in
rapporto allo studio della patogenesi e della fisiopatologia di varie malattie
neurodegenerative.
Ad
oggi, il segnale che induce un elemento microgliale a passare dalla forma
quiescente a quella attivata non è noto, ma Valeria Ramaglia e collaboratori
hanno dimostrato che la delezione di Crry sembra suficiente
ad indurre il priming
della microglia (Ramaglia V., et al. C3-dependent mechanism of microglial priming relevant to multiple sclerosis. Proceedings of the National Academy of
Science USA [Published online before print doi:10.1073/pnas.1111924109],
2012).
Gli autori del lavoro fanno capo agli istituti
scientifici elencati qui di seguito. Departments
of Infection, Immunity, and Biochemistry and Pathology, School of Medicine,
Cardiff University, United Kingdom; Division of Rheumatology, Department of
Medicine, Washington University School of Medicine, St. Louis, United States of
America; Department of Neuroimmunology, Netherlands Institute for Neuroscience,
Amsterdam, The Netherlands; Department of Genome Analysis, Academic Medical
Center, Amsterdam, The Netherlands.
Valeria
Ramaglia e i suoi collaboratori hanno rilevato in topi con delezione per Crry
(C3 convertase regulator complement receptor 1-related protein y)
l’induzione del priming. In topi portatori del knockout doppio per Crry e per C3 o per il fattore B, il fenomeno non si verificava,
dimostrando dipendenza dall’attivazione della via alternativa. La colocalizzazione di C3b/iC3b e CR3 implicava
l’interazione CR3/iC3b nel priming.
Il
cimento sistemico con il lipopolisaccaride
iper-attivava la microglia già andata incontro a priming con la florida espressione di molecole proinfiammatorie, che venivano bloccate dall’inibizione del complemento.
I
ricercatori hanno compreso l’importanza di questo meccanismo C3-dipendente
nella patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, studiandolo nella sclerosi multipla umana e nell’encefalomielite autoimmune sperimentale (EAE), un modello artificialmente indotto nell’animale da
esperimento di patologia demielinizzante simile alla sclerosi a placche
dell’uomo.
Nella
sclerosi multipla umana, il priming microgliale si rendeva evidente nella sostanza
bianca perilesionale, in stretta prossimità con i depositi di C3b/iC3b.
La
EAE, nei topi portatori del difetto di Crry, era
accelerata ed esacerbata, oltre a risultare dipendente dall’attivazione del Complemento.
Concludendo,
dal complesso della sperimentazione, per il cui dettaglio si rimanda al testo
dell’articolo originale, si evince che il priming della microglia
dipendente da C3, conferisce suscettibilità ad
altre sfide, e consente di dedurre che le osservazioni proposte dagli autori
dello studio sono rilevanti per la progressione della sclerosi multipla e di
altre patologie neurologiche aggravate da insulti acuti.
L’autrice della nota ringrazia la
dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla
lettura delle recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle
“Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).