Ruolo degli endocannabinoidi nell’amigdala estesa
DIANE RICHMOND
NOTE
E NOTIZIE - Anno IX - 12 novembre 2011.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori
neuroscientifici selezionati dallo staff
dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti
alla Commissione Scientifica.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
Dalla
scoperta degli endocannabinoidi anandamide e 2-arachidonilglicerolo (2-AG) e dei loro recettori CB1 e CB2,
sono stati fatti molti progressi nella conoscenza della fisiologia di questo
sistema e delle sue interazioni con altri sistemi neurotrasmettitoriali,
ma molti interrogativi sono ancora senza risposta. Ad esempio, non è noto
perché un neurone debba sintetizzare più di un tipo molecolare di
endocannabinoide ma, poiché ciò avviene con una certa rilevanza fisiologica, si
è ipotizzata una specificità di azione sui recettori dipendente dal ligando. Olivier Manzoni e colleghi si sono chiesti se la
sintesi di più di un endocannabinoide da parte di un neurone del sistema
nervoso centrale abbia uno specifico significato e valore fisiologico nella regolazione della plasticità sinaptica.
Lo studio fornisce un’interessante risposta a questo interrogativo (Puente N., et al. Polymodal activation of the endocannabinoid system in
the extended amygdala. Nature
Neuroscience [Epub ahead of print doi:10.1038/nn.2974], 2011).
I ricercatori fanno capo a vari istituti e
istituzioni scientifiche francesi, fra cui INSERM U862, Fisiopatologia della
Plasticità Sinaptica, Neurocentre Magendie,
Bordeaux, INSERM U901, Marsiglia e Università di Bordeaux, e al Dipartimento di
Neuroscienze dell’Università del Paese Basco a Leioa
(Spagna).
La sperimentazione, condotta sui sistemi neuronici
dell’amigdala estesa di ratto,
ha accertato che 2-AG e anandamide mediano forme differenti di plasticità.
1. I canali Ca2+ di tipo L dei dendriti e
il conseguente rilascio di 2-AG agente sui recettori presinaptici CB1 induceva depressione
di breve termine (STD, da short-term depression) retrograda.
2. Al contrario, la verifica sperimentale ha
accertato che una depressione di lungo
termine (LTD) era mediata dal
rilascio, mGluR5-dipendente, di anandamide agente
sui recettori post-sinaptici TRPV1.
Nei neuroni dello striato, invece,
la segnalazione retrograda 2-AG/CB1R mediava
entrambe le forme di plasticità.
Dal complesso dei dati emersi dalla sperimentazione,
per il cui dettaglio si rimanda alla lettura integrale del testo del lavoro
originale, si evince che il sistema degli endocannabinoidi può funzionare come
un integratore polimodale di
segnali per consentire la diversificazione della plasticità sinaptica in un
singolo neurone.
L’autrice della nota ringrazia la
dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla
lettura delle recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle
“Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).