Individuata una base della specializzazione emisferica destra

                                                                                                                                           

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno IX - 08 ottobre 2011.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Un team guidato da Marco Catani, che in passato ha contribuito alla scoperta mediante DTI-MRI della via indiretta di connessione fra le aree corticali posteriori ed anteriori del linguaggio verbale[1], ha condotto uno studio di notevole interesse che fornisce per la prima volta, nell’uomo, l’evidenza di una asimmetria morfologica anatomicamente specifica e corrispondente alla specializzazione funzionale visuospaziale dell’emisfero destro (Jalabert M., et al. A lateralized brain network for visuospatial attention. Nature Neuroscience [Epub ahead of print doi:10.1038/nn.2905], 2011).

Gli autori dello studio lavorano presso i seguenti istituti: Natbrainlab, Department of Forensic and Neurodevelopmental Sciences, Institute of Psychiatry, King’s College, London; INSERM – Université Pierre et Marie Curie (UPMC) Unité Mixte de Recherche (UMR) Groupe Hospitalier (GH) Pitié-Salpetrière, Paris; Department of Neuroimaging, Institute of Psychiatry, King’s College, London; National Institute for Health Research, Biomedical Research Center for Mental Health, London; Medical Research Council Centre for Neurodegeneration Research, King’s College, London; Department of Neurosurgery, Royal Victoria Infirmary, Newcastle upon Tyne.

Il fatto che la percezione di un evento visivo possa essere migliorata focalizzando l’attenzione sulla sua localizzazione spaziale è noto e documentato da una lunga serie di esperimenti, il cui inizio risale ad oltre un secolo fa. La ricerca degli anni recenti, che si è valsa dell’impiego di tecniche che hanno consentito il rilievo non invasivo nell’uomo di ERP e ERMF, ha chiarito che l’attenzione visiva non si basa su un unico meccanismo, ma è il risultato di molteplici processi di selezione che cooperano in maniera flessibile per garantire l’adattabilità dell’attenzione ad un’ampia gamma di circostanze.

La dominanza dell’emisfero destro per l’attenzione visuospaziale è caratteristica della maggior parte degli esseri umani, ma la sua base anatomica è rimasta fino ad oggi ignota.

Catani e colleghi hanno rilevato la prima evidenza in vivo nell’uomo di una rete parieto-frontale più estesa nell’emisfero destro che nel sinistro, ed hanno riportato una correlazione significativa fra il grado di lateralizzazione anatomica e l’asimmetria di prestazione nelle prove visuospaziali cui erano sottoposti i volontari durante lo studio del loro cervello.

In conclusione, osserviamo che questi primi risultati ottenuti dall’équipe di Marco Catani e proposti come  “comunicazione breve” a Nature Neuroscience, suggeriscono che la specializzazione emisferica destra sia associata con una velocità di elaborazione visuospaziale non bilanciata.

 

L’autore della nota invita alla lettura delle numerose recensioni di lavori di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie” (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA” del sito).

 

Roberto Colonna

BM&L-08 ottobre 2011

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Si vedano Note e Notizie 07-10-05 Nuove vie e nuove basi neurali del linguaggio; Note e Notizie 07-10-05 La parola e il cervello: una nuova era.