Nuovi geni associati a sindromi autistiche

                       

 

LORENZO L. BORGIA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno IX - 25 giugno 2011.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica, e notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società Nazionale di Neuroscienze.

 

 

[Tipologia del testo: NOTIZIA]

 

Il mosaico di conoscenze molecolari alla base di quell’esteso ed eziologicamente eterogeneo gruppo di condizioni che vanno sotto il nome di disturbi autistici o sindromi autistiche, continua ad accrescersi, mostrando che la molteplicità dei geni implicati e le diverse vie patogenetiche che portano all’espressione dei sintomi, condurranno ad una nosografizzazione diversa da quella attuale. In proposito, ricordiamo che il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’American Psychiatric Association, nella sua versione corrente (DSM IV-TR), definisce la categoria dei Disturbi pervasivi della sviluppo, nell’ambito della quale riconosce il Disturbo Autistico [F84.0 equivalente a 299.00 ICD], il Disturbo di Rett [F84.2 equivalente a 299.80 ICD], il Disturbo di Asperger [F84.5 equivalente a 299.80 ICD], e il Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato (incluso l’Autismo Atipico) [F84.9 equivalente a 299.80 ICD].

Lo scorso giovedì 23 giugno, la Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia ha organizzato un incontro di aggiornamento sul tema, che si è aperto con un’introduzione del Presidente della Società, seguita da una relazione delle professoresse Cardon e Richmond sullo stato dell’arte della ricerca. I dottori Colonna e Werner hanno tenuto un journal club dedicato alla genetica dell’autismo. In particolare, sono stati presentati e discussi tre lavori pubblicati su Neuron.

I primi due studi (Levy, et al., e Sanders, et al., in Neuron 70 (5), 2011) identificano varie CNV (copy number variants) de novo che insieme rendono conto di una frazione che va dal 5% all’8% dei casi di disturbi dello spettro dell’autismo simplex.

Questi due lavori suggeriscono la probabilità che varie centinaia di loci possano contribuire alla complessa eterogeneità di questo gruppo di sindromi.

Il terzo studio pubblicato sullo stesso fascicolo di Neuron (Gilman, et al.), integra i primi due e fornisce un’interessante analisi di reti implicanti queste CNV in processi neurali importanti durante l’embriogenesi, quali lo sviluppo delle sinapsi, il raggiungimento dell’idoneo bersaglio post-sinaptico da parte degli assoni e la mobilità dei neuroni.

L’incontro è proseguito con la considerazione dei problemi della ricerca, che sono stati ripartiti in tre grandi categorie tipologiche, e proposti alla discussione da soci che hanno realizzato brevi presentazioni monografiche.

Le conclusioni sono state tratte dai proff. Rossi e Perrella che, complimentandosi con i soci più giovani per il buon lavoro eseguito, hanno auspicato che i progressi della ricerca possano imporre tempi brevi per il prossimo aggiornamento.

 

Lorenzo L. Borgia

BM&L-25 giugno 2011

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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