Il Cervelletto degenera se perde Dicer negli astrociti

                                                                                                                                           

 

NICOLE CARDON

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno IX - 11 giugno 2011.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica, e notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società Nazionale di Neuroscienze.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’eliminazione selettiva negli astrociti di topo dell’endoribonucleasi Dicer da parte di Jifang Tao e colleghi, ha sorprendentemente portato alla degenerazione dei neuroni principali del cervelletto, progressivamente compromettendo tutta la funzione di questo organo encefalico, con una drammatica progressione: atassia, paralisi, morte. Lo studio fornisce elementi di notevole importanza per la comprensione di funzioni non indipendenti dalla cellula di una proteina come Dicer, e propone nuovi interrogativi che impegneranno la ricerca nei prossimi anni.

I microRNA (o miRNA) sono RNA non codificanti che si legano alle corrispondenti sequenze nella regione 3’ non tradotta degli mRNA codificanti e ne inibiscono la traduzione in proteine. I miRNA derivano da lunghi trascritti, poi scissi ed elaborati in modo da formare RNA a doppia sequenza di 22 bp. In precedenti ricerche si è accertato che l’eliminazione (knock-out) di Dicer, una endoribonucleasi che interviene nel processo di formazione dei miRNA, priva le cellule della maggior parte dei miRNA, e vari altri studi hanno rivelato l’importanza dei miRNA per la differenziazione dei precursori in neuroni ed oligodendrociti. Tao e gli altri ricercatori della UCLA e della Tonji School of Medicine di Shangai hanno selettivamente eliminato l’endonucleasi nelle cellule dell’astroglia murina, cominciando subito dopo la nascita.

Per varie settimane i piccoli topini, in apparenza, crescevano e si sviluppavano normalmente e, presumibilmente, senza reali differenze nel fenotipo molecolare. Poi, ad un certo punto, i geni caratteristici degli astrociti immaturi o reattivi sono stati regolati verso l’iper-espressione, mentre i geni connessi con le funzioni degli astrociti maturi, come la rimozione in corrispondenza delle sinapsi del glutammato e della D-serina, sono stati regolati verso il basso, riducendone al minimo l’espressione. L’esito è stato sorprendente perché l’eliminazione di Dicer è stata ristretta agli astrociti (Tao J., et al. Deletion of Astroglial Dicer Causes Non-Cell-Autonomous Neuronal Dysfunction and Degeneration. The Journal of Neuroscience 31 (22): 8306-8319, 2011).

L’endoribonucleasi Dicer è un enzima fondamentale per l’elaborazione da parte della cellula della maggior parte dei miRNA, molecole che agiscono da regolatori post-trascrizionali dell’espressione genica implicata in una vasta gamma di processi di sviluppo e patologici nel sistema nervoso centrale dei mammiferi. Negli anni scorsi, numerosi gruppi di ricerca hanno indagato approfonditamente vari aspetti delle vie molecolari dei miRNA dipendenti da Dicer nei neuroni e negli oligodendrociti, ottenendo una messe di risultati su cui si basa la visione attuale del ruolo di questa proteina nel sistema nervoso. Al contrario, sul ruolo dell’endoribonucleasi nelle cellule dell’astroglia, si sapeva ben poco fino a questo studio.

Gli autori dello studio si sono prefissi lo scopo di verificare gli effetti, sullo sviluppo post-natale dell’encefalo di topo, della delezione selettiva condizionale Cre-loxP-mediata di Dicer negli astrociti.

Fino alla V settimana dalla nascita, i topi mancanti dell’enzima produttore di miRNA nelle cellule dell’astroglia presentavano uno sviluppo motorio normale ed una morfologia fisiologica del sistema nervoso centrale, non discostandosi dal gruppo dei roditori di controllo. Dalla V settimana di vita in poi, si manifestava invariabilmente un declino neurologico rapidamente ingravescente con immancabile esito infausto. I giovani topi presentavano atassia, movimenti incontrollabili, crisi epilettiche, grave e progressiva neurodegenerazione del cervelletto con perdita delle cellule granulari e di Purkinje, seguita da morte prematura fra la IX e la X settimana di vita.

L’integrazione degli elementi risultanti dal profilo di trascrizione, dall’osservazione istologica e dall’analisi funzionale del cervelletto mostra che la delezione di Dicer negli astrociti cerebellari altera il trascrittoma di queste cellule rendendole, prima dell’insorgenza dei sintomi neurologici e dei cambiamenti morfologici, più simili a quando sono ancora ad uno stadio immaturo o all’assetto che assumono negli stati reattivi.

La principale conseguenza dell’alterazione del trascrittoma è la perdita sostanziale di funzioni vitali degli astrociti maturi, inclusa la captazione del glucosio e l’attività delle vie biochimiche antiossidanti. Tali deficit portano alla massiccia apoptosi[1] delle cellule dei granuli del cervelletto e dei neuroni di Purkinje.

E’ interessante notare che i risultati dello studio di Tao e colleghi rivelano un ruolo non-cell-autonomous delle vie biochimiche dipendenti dall’endoribonucleasi Dicer astrocitica nel regolare funzioni neuroniche cruciali, ed indicano che la de-regolazione o la perdita di queste vie può essere implicata nella neurodegenerazione e nella patogenesi di varie malattie neurologiche.

 

L’autrice della nota ringrazia il professor Giuseppe Perrella, con il quale ha discusso e interpretato l’argomento trattato, e la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza. Si invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso, in particolare le numerose recensioni sui miRNA che compaiono nelle “Note e Notizie” (impiegare la pagina “CERCA” del sito).

 

Nicole Cardon

BM&L-11 giugno 2011

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Sono stati individuati letteralmente centinaia di fattori in grado di indurre apoptosi (morte cellulare programmata) dei neuroni, e molti altri saranno ancora scoperti, ma tutte queste cause possono essere raggruppate in quattro tipi principali: 1) attivazione dei recettori di morte cellulare; 2) Insufficienza del supporto trofico; 3) Stress ossidativo o metabolico; 4) danno del DNA. Almeno due di questi tipi di cause ricorrono in questo caso.