Nuovo
fattore di rischio della depressione maggiore
GIOVANNA REZZONI
NOTE E
NOTIZIE - Anno IX - 07 maggio 2011.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione
“note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori
neuroscientifici selezionati dallo staff
dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti
alla Commissione Scientifica, e
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società
Nazionale di Neuroscienze.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
La
depressione maggiore è fra i disturbi psichiatrici con
la più alta prevalenza nella popolazione generale e costituisce una
fondamentale concausa per lo sviluppo di numerose malattie di interesse
internistico, senza contare il suo peso nella riduzione della produttività
lavorativa. Si ritiene che lo sviluppo delle forme clinicamente conclamate
richieda la combinazione di fattori di rischio genetici ed ambientali. Uno
studio di associazione sull’intero genoma condotto da Martin A. Kohli, che ha
evidenziato nuove associazioni genetiche per la depressione maggiore in 15.089 persone,
ha identificato il gene di una proteina trasportatrice degli aminoacidi,
specifica dei neuroni (SLC6A15), come gene di
suscettibilità per
questo invalidante disturbo psichiatrico (Kohli
M. A., et al. The Neuronal
Transporter Gene SLC6A15 confers Risk
to Major Depression. Neuron 70 (2), 252-265, 2011).
Gli
autori dello studio, provenienti dal Max Plank Institute of Psychiatry di
Monaco (Germania) e da numerosi altri istituti in prevalenza tedeschi e
statunitensi, hanno posto in correlazione l’indagine genetica con lo studio del
cervello mediante neuroimaging,
finalizzato al rilievo delle alterazioni morfologiche correlate alla
depressione e ai disturbi da stress.
Con
la sigla “SLC6A15” si indica un gene
codificante proteine, considerato il membro numero 15 di una famiglia che
specifica molecole trasportatrici degli aminoacidi neutri[1]
(solute carrier family 6), indicato
anche con altri nomi, quali V7-3, hv7-3, SBAT1, NTT73, FLJ10316, ecc.
La
proteina SLC6A15 presenta le caratteristiche strutturali di un trasportatore di
neurotrasmettitori, sodio/cloro dipendente, caratterizzato da 12 domini
transmembrana, dalla localizzazione intracellulare delle estremità N-terminale
e C-terminale, e da grandi anelli extracellulari contenenti siti di
glicosilazione multipla.
Lo
stato di portatore di alleli di rischio nell’uomo e lo stress cronico nei topi erano entrambi associati con una downregulation dell’espressione del gene SLC6A15 nei neuroni dell’ippocampo, la struttura cerebrale più studiata e da più tempo implicata
nella fisiopatologia della depressione maggiore, soprattutto in relazione alla
sua origine dal danno neurotossico causato dall’iperattivazione cronica dei
sistemi dello stress. Gli stessi
polimorfismi mostravano associazione con alterazioni del volume dell’ippocampo
e dell’integrità dei neuroni.
Su
questa base si può ritenere che la diminuita espressione di SLC6A15, a causa di fattori genetici o
ambientali, alteri i circuiti neuronici legati alla suscettibilità di sviluppo
di un disturbo depressivo maggiore.
Nel
complesso, lo studio presenta dati - per il cui dettaglio si rimanda alla
lettura dell’articolo originale - provenienti dalla genetica umana, da studi di
espressione, dal neuroimaging
cerebrale e da modelli animali, tutti convergenti nell’indicare processi
fisiopatologici che implicano la riduzione dell’effetto prodotto in condizioni
normali dalla proteina SLC6A15.
L’autrice della nota invita alla lettura delle numerose
recensioni di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie”.